Il mal di schiena ha tanti dolorosi volti, lombare, dorsale, cervicale e affligge persone, di ogni età, trasversalmente e senza differenza tra uomini e donne. I dolorosi sintomi delle varie patologie della colonna vertebrale possono ridurre decisamente la qualità di vita dei pazienti e diventare gli sgraditi compagni della vita lavorativa e di relazione, fino a rendere il paziente invalido.
La medicina e la chirurgia, però, hanno molte frecce al loro arco per intervenire e restituire al paziente affetto da ernia al disco, slittamenti o malformazioni della colonna vertebrale, la libertà dal dolore e il ritorno ad una vita normale. Si tratta di metodiche operatorie ormai molto collaudate ed efficaci, da adottare quando i farmaci non bastano più o quando il problema rischia di diventare troppo doloroso, se non addirittura invalidante.
Per avvicinare i pazienti alle nuove metodiche e fornire una consulenza medica gratuita, il neurochirurgo dott. Michele Raguso e il suo staff saranno protagonisti alla Casa di Cura Santa Rita di ben due giornate dedicate al “Benessere della colonna vertebrale” che si svolgeranno il 22 e 29 e ottobre, dalle ore 9 alle 18, in via Appia ad Atripalda.
L’accesso sarà possibile solo su prenotazione, basta contattare la Casa di Cura Santa Rita al numero 0825 629011 o 629111 e prenotare la propria visita gratuita con il dott. Michele Raguso.
Le patologie della schiena possono derivare da malformazioni, cattive abitudini posturali, sovrappeso, gravidanza, lavori pesanti, traumi; in questi e in tutti gli altri casi è da preferire la consulenza di uno specialista ai rimedi empirici che, oltre a non risolvere il problema, spesso inducono a dannose procrastinazioni rispetto al corretto approccio alla patologia.
Sia che sia necessario l’intervento, sia che si possa limitare o risolvere il problema con altre metodiche meno invasive, in ogni caso un medico esperto come il dott. Michele Raguso saprà indicare ad ogni paziente la strada migliore da seguire per ritrovare il “Benessere della colonna vertebrale”.