La tecnica è quella di simulare un incidente, a volte lo creano veramente urtando l’auto della vittima. Subito dopo con la scusa di constare i danni provvedono ad agire. E’ successo l’ultimo episodio l’altro giorno ad un operaio 52enne di Acerra, depredato oltre che del veicolo anche dei soldi e del cellulare. I fatti: sono da poco trascorse le tre del pomeriggio di venerdì quando un elettricista sta percorrendo la Statale 162. Esce a Pomigliano d’Arco ma quando arriva allo stop viene tamponato da una vettura. L’uomo come riporta il gazzettino locale – crede che si tratti di un banale incidente stradale ed esce dal suo Doblò bianco ancora col motore acceso per verificare i danni riportati dalla carrozzeria. Non fa in tempo a scendere che dalla Fiat Punto blu vengono fuori due persone: una resta vicino all’auto, l’altro lo avvicina. Si tratta di due ragazzi – probabilmente poco più che trentenni – che hanno l’accento napoletano ed il volto parzialmente coperto da un berretto con visiera scuro. Uno dei banditi si alza la maglietta e mostra la pistola: con fare minaccioso gli intima di consegnare il portafogli, contenente 50 euro e i documenti personali. Poi lo spintona per mettersi alla guida del furgone e far perdere in breve tempo le sue tracce, col complice che lo segue con la macchina.