Entrano nella fase operativa i bandi relativi a quattro misure del Psr 2014/2020 pubblicati già a fine luglio e ora ripubblicati dopo aver recepito le osservazioni arrivate dalle associazioni di categoria Con decreto regionale numero 46 del 12 settembre 2016, in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, sono stati licenziati, infatti, i bandi della misura 4.1.1 relativa al supporto per gli investimenti nelle aziende agricole; della misura 4.1.2 relativa agli investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati; della misura 5.2.1 che è relativa al ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici con particolare riferimento al Sannio e della misura 6.1.1 che fa riferimento all’insediamento di giovani agricoltori. Con lo stesso provvedimento è stata fissata la dotazione finanziaria per ciascuna misura: tipologia d’intervento 4.1.1 – dotazione finanziaria 28.210.000,00; tipologia d’intervento 4.1.2 – dotazione finanziaria 26.100.000,00; tipologia d’intervento 5.2.1 – dotazione finanziaria 5.000.000,00; tipologia d’intervento 6.1.1 – dotazione finanziaria 11.250.000,00.
I termini per far pervenire agli uffici competenti le istanze sono fissati a 60 giorni dalla data di pubblicazione sul Burc del decreto in questione.
«Con la ripubblicazione dei quattro bandi – commenta Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania – il Psr entra davvero nel vivo. Le misure aperte sono fondamentali sul terreno dell’ingresso nel settore dell’agricoltura per nuovi imprenditori, quindi per il ricambio generazionale ed il primo insediamento. E’ per questo che la dotazione finanziaria ora definita non deve essere considerata ultimativa, ma comunque suscettibile di una rimodulazione da farsi nel prossimo futuro. E nel prossimo futuro, come nostro orizzonte operativo, c’è necessariamente la modifica del Programma perché sia sempre più aderente alle esigenze di un comparto in crescita come quello agricolo».