Per l’entità numerica, avevano già suscitato larga curiosità attrattiva ed erano stati accolti in ogni caso quale auspicio di buon itinerario, i duecento elaborati, pervenuti tra l’11 ottobre e il 3 dicembre alle Commissioni di valutazione formate nei cinque Licei classici e scientifici, Istituti tecnici e professionali, oltre che negli Istituti scolastici comprensivi, operanti nell’ Area dell’ Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio e nell’Area nolana, partecipanti al Concorso di idee per il conferimento dei Mai d’Argento identificativi del Premio intitolato alla memoria di Galante Colucci. Una sorprendente e ragguardevole varietà di atti, documenti e produzioni decisamente interessante, rivelatasi, fin dall’immediatezza della presentazione, al di là e di ogni più lusinghiera aspettativa, del tutto eccellente per i livelli formali di espressione e per le specifiche valenze di qualità contenutistica caratterizzante. Una cospicua e magnifica messe di sostanziosi e nutrienti frutti di studio e metodica ricerca, formata da testi di narrativa e saggistica, reportage, poesie, schede statistiche, sondaggi, composizioni grafico-pittoriche e d’arte varia, manufatti e plastici in cartapesta, planimetrie e schemi di progettazione, ricettari dell’enogastronomia locale per la sana alimentazione, video, filmati e collage fotografici d’epoca in bianco \ nero e a colori.
E a fronte di una tanto composita e allettante gamma di dati ed elementi, è stato particolarmente laborioso e considerevole l’impegno profuso dalle Commissioni di docenti,- coordinate dai dirigenti scolastici e dai loro delegati-, per selezionare e raccogliere il fior da fiore, da destinare alle classifiche finali delle quattro sezioni di Concorso, alla luce dei criteri valutativi pre-definiti per il conferimento dei Mai d’Argento della transizione ecologica per la vita e la cura della Terra. Un’operazione, quella della formalizzazione delle classifiche concorsuali, eseguita con meticolosa cura da Giusy De Laurentiis e Margherita Masucci, per calibrare al meglio possibile la stesura delle motivazioni e dei giudizi.
Sono le coordinate, che hanno fatto da prologo alla cerimonia premiale del Galante Colucci, ri-lanciato in bello stile e alla grande dopo l’emergenza pandemica da coronavirus, sulla scia dei tre cicli messi in scena da maggio del 2016 a maggio del 2019, con crescente successo partecipativo a Baiano, Mugnano del Cardinale e Sperone. Una festosa cerimonia svoltasi nell’accogliente e ospitale Teatro comunale Domenico Biancardi, con platea letteralmente occupata in tutti gli ordini di posto dalle premiande e dai premiandi, con i rispettivi team di docenti, in compagnia dei genitori ed approdo nella bella piazza Convento – emblema del Centro antico della città– assicurato sia dalle auto di famiglia che da pullman e pullmini resi disponibili dalle Scuole. E la nota caratteristica era data dalle premiande e dei premiandi del Masullo–Theti che indossavano la classica sciarpa di seta color azzurro, nobile e solare simbolo dello storico Istituto della città bruniana.
Interviste e premiazioni, quando ragazze e ragazzi danno lezione… e la Scuola vive in sinergia con territori, comunità e famiglie.
L’aver preso possesso della platea del Biancardi con disinvolta e, al contempo, composta sicurezza di sé, costituiva il primo tassello, posto in ideale dimora, di quello che si sarebbe ben presto rivelato il protagonismo socio–didattico ed informato sviluppato dalle ragazze e dai ragazzi, una volta preso possesso del palco per le premiazioni individuali, di gruppo e classe. Era il protagonismo, innescato dalla giostra delle interviste condotte da Carlo Melissa, Nino Petrillo, Pietro Luciano, Giusy De Laurentiis e Margherita Masucci – impegnate anche nella lettura delle motivazioni- con le ragazze e i ragazzi gratificati, insieme con le Scuole di appartenenza, dal conferimento delle artistiche e pregevoli composizioni dei Mai d’Argento.
Era, in sostanza, il protagonismo, con cui le risposte-flash, esaustive nel parlato e accompagnate da filmati, immagini-video, slide fornivano spiegazioni esaurienti e complete sugli elaborati proposti, sia in riferimento con la cultura immateriale, ancorata, tanto per dire, all’economia e alla vita produttiva dei boschi, facendo leva sulla fonte energetica primaria del legno, sia con riferimento alla cultura dell’immaginario dell’arte plastica e figurativa, della poesia, con discorso a parte per le tecnologie innovative audiovisive e del digitale, è stato per tutti presenti alla cerimonia premiale del Biancardi un caldo invito alla conoscenza ch’è sempre minima vicina…allo zero, per quanto si ostenti e si presuma di averne … Ma è solo buffa e stolta presunzione di sé.
Era, invece, davvero una buona opportunità di conoscenza, seguire le spiegazioni del filmato Avel,- dedicato alla millenaria storia di Avella, con la sua agricoltura, pastorizia e silvicoltura simboleggiata dal castagno, il prototipo totemico del Maio-, realizzato dalle II e III classi del Liceo classico Giosuè Carducci,con l’inserzione della lettura metrica di brani della poesia di Virgilio, o seguire l’illustrazione delle originali progettazioni delle classi V del Masullo–Theti per rendere autosufficienti sul piano energetico gli edifici scolastici non solo con i pannelli fotovoltaici, ma anche con il ri-ciclo dell’acqua dei servizi igienici d’Istituto, senza tralasciare le progettazioni bio-tecnologiche sulle colture idroponiche e sulla nocciola– bio. Così come godimento intenso, con autentica e sopraffina goduria riservava l’ascolto delle parole del giovanissimo chef, affiancato da hostes in elegante divisa e già impegnato nel lavoro in alberghi e risotranti come tanti coetanei che frequentano l’ Istituto professionale per la ristorazione Carmine Russo, a Cicciano– che illustrava la ricetta per la confezione delle super torte con farina di castagna, tra le tante specialità dell’Istituto. E, di passaggio, si ricorderà che nella luminosa Sala Siani , sottostante alla platea del Biancardi, erano ben 200 le ricche degustazioni di torte di castagne, offerte al pubblico. Ma in questa rassegna prende uno spazio speciale il portavoce dell’ Istituto comprensivo Alessandro Manzoni, con plessi a Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle; un portavoce spigliato e scanzonato, fiero e scattante nei suoi tredici anni, sportivo di buona tempra e corsa che illustrava le modalità con cui è stato allestito, in scala, il Bio–Parco eco–sostenibile, con materiali cosiddetti poveri del territorio e con il tocco di classe dei lampioncini – led, alimentati dai pannelli foto-voltaici montati sul tetto del chiosco del verde urbano socializzante. Il plastico del Bio–Parco, annunciava il portavoce, sarà presentato a sindaci e ad amministrazioni comunali del territorio. Un invito e un appello a darne concreta attuazione, ma anche un invito e un appello che denota la visione unitaria e coordinata dei territori. E restando sul versante del Manzoni, belli e interessanti i rilievi dedicati ai miti della religiosità pagana, nel segno del tempio della dea Cibele, rivisitando il senso della religiosità cristiana nel Cenobio di San Pietro a Cesarano, per proiettarsi su Montevergine e il culto mariano nel Monastero benedettino, sviluppatosi nell’età medioevale, con l’imponente organizzazione e gestione dell’economia comunitaria delle terre.
E, a questo punto ci si ferma. Altri servizi saranno dedicati ai Mai d’Argento, IV edizione, sia in versione-memoria dedicata a Pio Stefanelli, sia in versione artistica, per il lustro conferito alla manifestazione con Mostra dei manufatti arborei in cartapesta, creati da Cettina Prezioso e Anna Napolitano, con il sigillo della versione imprenditoriale contemporanea alla luce dell’intervento di Silvio Picciocchi. Una realtà di patto civico, inclusivo e cooperante, con i supporti di Scuole, Associazioni, Pro Loco all’insegna del volontariato sociale senza alcun onere economico per gli Enti locali.
Ampia e diffusa la copertura assicurata all’evento dai social e dalla seguitissima diretta–web, fatta da bi–news, curata da Felice Siniscalchi.