Due serate di applaudite e brillanti performance della compagnia “Zigo–Zago” che ha proposto “ Ce penza mammà” la commedia di Gaetano e Olimpia Di Maio, tra le più celebri del ricco repertorio del teatro napoletano. La rappresentazione per la regia di Franco D’Anna s’inserisce nell’attività di promozione della cultura recitativa che l’associazione di Sperone svolge da anni, con encomiabile impegno e successo, sulla scia della lezione di stile e di vita di Carmine Festa recentemente scomparso, tra gli animatori del progetto sociale intrapreso venti anni fa.
Gianni Amodeo
Una trama raccontata e interpretata con efficacia di toni e di espressività linguistica, quella di “Ce penza mammà”, la celebre commedia in due atti, scritta da Gaetano e Olimpia Di Maio, con la messa in scena al “Biancardi” per due serate consecutive con performance, che hanno fatto registrare l’”en plein” in ogni ordine di posto in platea e tanti applausi. Un successo per la compagnia Zigo–Zago, espressione di una delle più interessanti associazioni che promuovono nell’ambito regionale della Campania il Teatro amatoriale con una costante presenza e soprattutto con la qualità delle esibizioni, svolgendo anche e in particolare una proficua e importante funzione di animazione sociale per i ragazzi e i giovani nel contesto della piccola comunità di Sperone, tutti coinvolti insieme con i meno giovani nelle iniziative di Zigo–Zago.
Calibrato sul doppio registro del grottesco e della comicità, “Ce penza mammà” si connota con una scrittura che suscita emozioni divertenti e commozioni, per sollecitare riflessioni sulle tante miserie che albergano e si riflettono sia negli animi che nei comportamenti degli uomini, soliti ammantarsi con le cappe dell’ipocrisia del bello e buon apparire, mascherando invidia – ‘a miria– e cattiveria. La narrazione sul palcoscenico prende le mosse dalla morte di una madre di giovanissima età, lasciando orfani quattro figli, che, per sua espressa volontà, vivono e crescono nella stessa casa lasciata loro in proprietà. La figlia maggiorenne, Margherita la cui voce, profilo e gestualità sono atteggiati da Carmela Peluso, trascorre tutte le notti parlando in sogno con la mamma, che le dà consigli e indicazioni sulla gestione del mènage familiare e sulla cura che deve avere verso i fratelli più piccoli, sacrificando se stessa.
E’ la presenza della madre-fantasma, Lauretta, incarnata da Antonia Festa che dall’al di là continua a vivere in casa, impartendo ordini e direttive, a costituire il fulcro della rappresentazione, generando un intreccio di situazioni esilaranti che generano litigi, sfiorando il paradosso e … avvincendo il pubblico, con tanti momenti salienti, tra cui spicca quello cui dà vita Geppino, impersonato da Elia D’Anna, con i debiti fino al collo e in continua lite con la moglie Giannina, interpretata da Maria Grazia Napolitano, o la figura del Prete – ch’è stato l’amore giovanile di Margherita– la cui caratterizzazione è affidata a Franco D’Anna. Una rappresentazione godibile e gradevole, con l’eccellente regia di Franco D’Anna e presentata da Anna Maria Ciccarelli.
Ecco il cast . Titina, Carmela Perillo; Figlia, Cristina Caramiello; Fioraio, Natalino D’Avanzo; Prete, Franco D’Anna; Pasquale, Nicola Vigliotta; Agostino l’idraulico, Vitaliano Ferrara; Lauretta ,il fantasma, Antonia Festa; Cristina, Loredana Alaia; Margherita, Carmela Peluso; Bernardino, ‘o figlio ‘nu poco abbocca, a cui dà forma e atteggiamenti Lorenzo Napolitano; Rachele, Celeste Napolitano; Giannina, Maria Grazia Napolitano; Geppino, Elia D’Anna. Attori non protagonisti, Nicola Parente e Pasquale Longobardi. Scenografo, Elia Napolitano; per i supporti informatici e la fotografia, Pio Stefanelli. Suggeritrice, Rosanna Russo.
Tra il pubblico delle due serate, notate le presenze dell’assessosore alla cultura di Avellino, Bruno Gambardella, degli amministratori comunali di Sperone, con il sindaco Marco Santo Alaia, la vice-sindacoa Elvira T ortora, l’assessore Pietro Sorice, Giovanni Orefice e Antonio Maietta.
“Esprimo la piena soddisfazione dell’Associazione Zigo–Zago e personale- dice la presidente Maria Grazia Napolitano – per il successo della rappresentazione, un omaggio alla memoria di Carmine Festa, che tanto impegno ha profuso per la diffusione della cultura teatrale sul territorio. Il suo esempio e la sua azione costituiscono per Zigo–Zago la volontà di proseguire il cammino avviato. E’ il modo migliore per onorarne il ricordo”.