Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di due sorelle gemelle, Angela e Alisa Zelenii Mihailovna. Nate in Moldova, dove hanno vissuto fino all’età di 5 anni, molti di questi in un orfanotrofio perché alla fine degli anni 80 la guerra aveva portato via i propri genitori. Durante un bombardamento la loro casa andò distrutta lasciando sotto le macerie mamma Nina e papà Nicol, le bimbe che, a quanto riferitoci, si trovavano in una altra ala dell’abitazione furono risparmiate. Non avendo altri parenti si aprirono per loro le porte dell’orfanotrofio di Chisinau. Ma un bel giorno di 27 anni fa ecco arrivare due angeli dall’Italia, Giacinto e Girolama, che giunti da un paese lontano, Avella, non curandosi che in Moldovia in quell’anno ci fosse la guerra, riuscirono a portarle in Italia diventando la loro mamma e il loro papà. A raccontarci tutto e Alisa, la più intraprendente delle due gemelle, ma allo stesso tempo la più sensibile, quella che dopo 27 anni trascorsi in Italia vuole condividere con tutti la gioia di questa nuova vita. Era il 30 Agosto del 1991 quando misero piede per la prima volta in Italia, da allora tante cose sono cambiate ma come ci spiega Alisa: “Ero sicuramente più ribelle di mia sorella Angela, molte volte mi prendevo anche cura di Angela, la nostra partenza per l’Italia ci ha subito entusiasmato anche se non conoscevamo la lingua. Oggi posso dire che sono una donna con carattere e non rinnego le mie origini e non nascondo che molte volte i miei pensieri vanno a quella terra lontana. Oggi, in occasione del 27 esimo anno del nostro arrivo in Italia mi fa piacere condividere questa storia, perché l’ho sempre ritenuta importante, perché mi sento una ragazza forte e mi piace raccontare la mia storia e le mie origini, ed è questo che colpisce i miei interlocutori. Quando parlo con altri dei miei genitori avellani, di quello che hanno fatto per noi, i miei occhi si riempiono di lacrime, lacrime di gioia e amore. Grazie ai miei genitori adottivi siamo cresciuti con valori bellissimi e crescendo con l’età sono diventata una donna con forza e coraggio. Amo tanto la famiglia, amo l’Italia e in particolare il Sud, sono una donna molto profonda. Ancora una volta il mio grazie va a chi ci ha regalato la cosa più importante, mamma Girolama e papà Giacinto.
La redazione di Bassa Irpinia ringrazia Alisa e Angela Napolitano per averci voluto emozionare in questo racconto e augura un buon anniversario.