Seconda tappa domani (venerdì 20 gennaio) per la Festa del Majo di San Sebastiano di Avella (Avellino), tradizione antichissima che oggi rivive in chiave contemporanea, con una vera e propria rivisitazione della “festa patronale” che, in questo caso, si svolge in onore del patrono San Sebastiano Martire. Un rito propiziatorio di grande suggestione promosso dal Comitato Pro Majo, in collaborazione con l’associazione Pane, Ammore e Tarantella e l’Azione Cattolica, la cui direzione artistica è affidata per l’edizione 2017 a Roberto D’Agnese per Omast Eventi.
Domani (venerdì 20 gennaio) via al programma civile e religioso, con giochi antichi alle ore 11 e, alle ore 12, il convegno “Il majo di Avella”. Alle 14.30 la sfilata dei “figli del majo” nel centro storico del paese e il momento più atteso alle ore 16, con la processione di San Sebastiano Martire: al termine, rientrati in Chiesa e celebrata la Santa Messa, il parroco, Don Giuseppe Parisi, si recherà all’esterno per l’accensione del majo, rito propiziatorio accompagnato dalla musica, che continuerà per tutta la durata del “fucaron”, con il concerto di Luca Rossi (alle ore 19.30 in Chiesa) e dei Suoni Antichi Bottari di Macerata Campania, che comincerà dopo l’accensione. Ad arricchire la giornata sarà anche l’offerta gastronomica (stand aperti dalle ore 18 in viale San Giovanni) che sarà incentrata sui piatti della tradizione, con il caciocavallo impiccato, la melanzana di San Sebastiano, la pizza di granone con scarole e fagioli, castagne, nocciole, ricotta, formaggi, torrone preparato al momento e il dolce di San Sebastiano. Su prenotazione (al num. 380.4309703) sarà possibile effettuare visite guidate all’anfiteatro romano.
“Dopo la prima tappa – afferma il presidente del Comitato del Majo, Franco D’Avanzo – aspettiamo tutti i Figli del Majo: domani, venerdì 20 gennaio, alle 14.30, nel centro storico si svolgerà la Sfilata dei Sarcinielli da Via Anfiteatro a Piazza Primo Maggio a piedi e con i trattori con musica. Chiunque voglia potrà portare per simbolo una fascina di legno per unirsi alla sfilata del figli del Majo, che si concluderà con “o fucarone” con I Bottari di Macerata Campania e Luca Rossi, oltre agli stand gastronomici”. Anche l’associazione di Avella “Pane Ammore e Tarantella” è impegnata nella realizzazione della Festa del Majo: “La nostra associazione riunisce un gruppo di ragazzi del paese con l’obiettivo di portare avanti le tradizioni tramandate da anni – afferma la presidente Mariangela Sorice -. Le tradizioni piacciono, si rispettano e si tramandano e questo gruppo di ragazzi è impegnato da anni nel rinnovare ciò che può sembrare antico. La verità è che il tempo avanza, i gusti cambiano, ma le tradizioni restano. Ecco perché ci siamo impegnati ad arricchire il programma della festa per creare attrazione per i paesi limitrofi ma anche per fare anche di Avella una tappa di turismo. Tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto di tutto il paese, dal popolo alle autorità, e soprattutto grazie ai “Figli del Majo”, figli di tutti gli abitanti che da anni tramandano la tradizione”.