Impegno assunto verso la cittadinanza e nelle linee programmatiche proposte con l’inizio di consiliatura dal sindaco Domenico Biancardi. Si apre il percorso delle liberalizzazioni, ponendo a bando beni del patrimonio comunale per l’affidamento in gestione a soggetti privati e d’impresa. Sono la Pineta del Fusaro, l’Antico mulino trasformato in bed–and–break fast, l’Info-point dell’Anfiteatro romano e il Campo polivalente del Piano di zona sociale nell’area delle Cooperative. E’ la prima esperienza amministrativa del genere che si attua sul territorio, in linea anche con le innovative disposizioni della più recente legislazione degli Enti locali.
di Gianni Amodeo
Un’indicazione programmatica prospettata dal sindaco Domenico Biancardi in apertura del ciclo amministrativo 2016\2021 e ribadita più recentemente in aula consiliare, quella della messa in valore di beni del patrimonio comunale con le modalità normative delle cosiddette liberalizzazioni. Una prospettiva d’impegno che si traduce in concreto, con la definizione della mappa dei beni immobili di sicuro pregio e interesse attrattivo, da affidare in gestione a soggetti d’impresa specializzati nella promozione turistica; affidamento, per il quale è prevista la pubblicazione degli specifici bandi con clausole e disposizioni entro la prossima settimana, con scadenza per le manifestazioni d’adesione e interesse entro 90 giorni dalla data di pubblicazione ufficiale.
“L’iniziativa-afferma il sindaco Domenico Biancardi– s’inserisce nel più ampio quadro della programmazione amministrativa, per promuovere la valorizzazione della città che vanta variegate e notevoli testimonianze sia archeologiche che storico artistiche. Un importante mosaico, i cui tasselli rappresentano la piena conoscenza della millenaria vicenda di Avella. E con i bandi, che ci apprestiamo a pubblicare, per l’affidamento di significativi beni del patrimonio comunale, si realizza un’importante scelta politica ed amministrativa nello spirito delle normative, che favoriscono il protagonismo e la capacità di autonomia degli Enti locali. Come amministratori -conclude il “primo cittadino” – dobbiamo confidare nell’adesione ai bandi di soggetti d’impresa, il cui know how sia di forte qualità e collaudata caratura, per favorire l’inserimento della città nei circuiti del turismo che conta, in ambito nazionale e europeo. Avella ha tutte le risorse e potenzialità, per fare il salto evolutivo e di sviluppo che merita”.
Occhio, intanto, alla mappa dei beni da affidare in gestione con pubblici bandi. Sono la Pineta del Fusaro, l’Info–point dell’Anfiteatro romano, l’Antico mulino del Fusaro recuperato e ristrutturato come Bed-and-breack fast e il Campo polivalente del Piano di zona sociale nell’area delle Cooperative. Eccone un rapido identikit.
Il folto e intenso complesso arboreo è un sito particolarmente frequentato, soprattutto nei mesi estivi; un’oasi di serenità e frescura, autentico gioiello naturalistico in miniatura, incastonato com’è tra la Porta del Fusaro con la caratteristica fontana pubblica e il Clanio. E fa da annuncio e preludio agli squarci panoramici dei Monti avellani, rivestiti di castagneti, querceti, faggete e incistati da bianchi dirupi rocciosi. L’ Antico mulino, dismesse oltre sessanta anni fa le funzioni di mulino idraulico, affacciato sul Clanio, è stato trasformato senza alterazioni volumetriche in sito di ricettività accogliente, un efficiente bed–and–break fast, in virtù del progetto dell’amministrazione comunale finanziato dalla Regione–Campania. L’ Info–point è un modello di sobria architettura, pienamente integrato nella fisionomia complessa e delicata dell’Anfiteatro romano ormai sempre animato e rivitalizzato dalle manifestazioni e dagli spettacoli di arte varia e di grande richiamo che si susseguono da almeno dieci anni, per non dire dalla connotazione assunta di meta del turismo scolastico. Un attrattore, di cui l’Info–point, con la sua bella area di pertinenza e parcheggio-auto, per non dire dei suoi uffici e sale di accoglienza è il metaforico biglietto di presentazione.
Sono, quelli accennati, siti che segnano l’Avella delle origini e romanizzata, mentre il Campo polivalente dell’area delle Cooperative costituisce l’impronta di quella che si può identificare per l’impianto urbanistico attraversato dalla Circumvallazione, la Nuova Avella, con direttrice è proiettata sulla strada statale della 7–bis. Con i bandi per le liberalizzazioni, l’amministrazione-Biancardi realizza un intervento politico- il primo del genere sul territorio e tra i pochi attuati dalle piccole e medie municipalità della Campania– che non solo si allinea alle innovazioni legislative più recenti in materia di gestione di Enti locali, ma dà anche rilievo ai prevalenti interessi pubblici da osservare per il valore e la funzione dei beni da affidare in gestione. Un intervento che determina opportunità concrete di lavoro per i soggetti che ne acquisiranno gli affidamenti, oltre che ritorni economici per l’amministrazione, ad iniziare dai reali risparmi per la manutenzione che sarà in capo agli affidatari dei beni.