Nonostante siano passati solo tre mesi dalla sua rielezione a sindaco ad Avella il malcontento sembra crescere giorno dopo giorno, eppure solo a maggio il primo cittadino uscente si era riconfermato fascia tricolore con un vero e proprio plebiscito. Diverse le decisioni che sembrano aver fatto cambiare idea, a pochi mesi dalla sua elezione, ai propri elettori. Tra alcune decisioni mal digerite dagli avellani c’è in primis il piano traffico, l’isola pedonale, e soprattutto l’aver sospeso quasi tutti i lavori che durante la campagna elettorale erano stati avviati. Vedi l’impianto di illuminazione di via San Francesco, il completamento di via Tombe Romane, via Tora, il Break and Breakfast di via dei Mulini, le fogne in via Nazionale delle Puglie, il Parco San Pietro, il pozzo in località Castello, l’illuminazione del Castello, e cosi via. A queste poi si aggiunge il malcontento di alcuni quartieri periferici che si sentono abbandonati, con problematiche varie. Una delle ultime proteste che ad Avella in questi giorni sta fomentandosi è quella dei commercianti interessati alla chiusura del centro storico a causa dell’isola pedonale, questi hanno deciso che se il primo cittadino non rivede il tutto consegneranno le chiavi dei loro negozi nelle sue mani in forma di protesta. Ci sarà dietrofront oppure il primo cittadino sarà inamovibile come alcuni suoi stretti collaboratori pensano che faccia? Una cosa è certa, in questi 5 anni di ulteriore mandato non ha la necessità di pensare a fare campagna elettorale in quanto questo è il suo secondo ed ultimo mandato che può espletare, al massimo deve solo guardarsi le spalle.