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Oggi presso il Tribunale di Avellino si è tenuta un’altra udienza che vede sotto processo il sindaco di Avella Domenico Biancardi e l’intero consiglio comunale avellano. Secondo la Procura avellinese i consiglieri comunali si resero responsabili di abuso d’ufficio quando a seguito della nota vicenda dell’abbattimento della Villa Abate tentarono di acquisire al patrimonio comunale l’edificio onde impedirne l’abbattimento. I fatti risalgono al 2014. Gli unici a rimanere fuori dalla vicenda giudiziaria sono gli allora consiglieri comunali Giuseppe Canonico e Vincenza Luciano che a quel consiglio decisero di non prenderne parte. Nell’udienza di oggi è stato ascoltato l’allora Capitano della Compagnia di Baiano, Giuseppe Ianniello, il quale ha ricordato quei momenti concitati con il primo cittadino, che con addosso la fascia tricolore, aveva cercato di impedire l’accesso al cantiere, dei mezzi della ditta appaltatrice per l’abbattimento del manufatto abusivo. Nella testimonianza del Capitano dei Carabinieri ha tenuto a sottolineare che: “Il sindaco Biancardi era agitatissimo e urlava. Abbiamo cercato di calmarlo”. Il sindaco nell’udienza odierna insieme ai consiglieri comunali rispondono di abuso d’ufficio ed è difeso dal collegio di avvocati formato da Gianfranco Iacobelli, Antonio Falconieri e Francesco Pecchia. Nella prossima udienza che si terrà nel mese di aprile sarà il turno dei testi della difesa ad essere ascoltati.