Da Consigliera Comunale chiamata in causa dal Sindaco con la sua solita parola sciacallaggio non replico né presto attenzione. Mi preme solo sottolineare una cosa. Mai e poi mai parlando e scrivendo sui Social o in Comunicati delle persone contagiate ho additato le loro famiglie come disagiate. Anzi. Sono rispettosa di tutti e come persona, e come concittadina e come parte Politica e lo sono stata anche quando i toni di un uomo delle Istituzioni sono stati pubblicamente alti e fuori luogo. Ho riconosciuto meriti al Nucleo della Protezione civile e agli addetti ai lavori offrendo sempre per ogni necessità il mio modesto sostegno. Rispetto alle ulteriori dichiarazioni rese dal Primo Cittadino dico che scelte contrastanti non provengono da noi. Basta pensare che appena una settima fa era pronto a far partire la mensa nelle scuole. Quanto alla assenza di proposte ricordo al Sindaco che ce ne sono state sia in sede di Consiglio, sia con dialogo quotidiano anche con gli uffici. Poi ironizzo dicendo che ci siamo sentiti inutili come minoranza perché le idee le avevano fin da subito troppo chiare sia sul programma che sulle cose da fare e come farle, e così ci siamo trovati a dover osservare altro!!. In Consiglio noi parliamo, discutiamo e motiviamo i voti, forse si riferisce ad altri quando dice “… Tutti zitti” . La campagna elettorale non siamo noi a farla in questa fase. E credo che viviamo in una Comunità così piccola dove per fortuna ci conosciamo tutti, e ritengo con fermezza di aver avuto rispetto per tutti un comportamento sempre educato, rispetto, dignitoso e soprattutto responsabile. Fiera di essere legata ad Avella e di aver avuto in questo tempo difficile l’opportunità di essere vicina prima come persona e poi come parte politica a tanti Avellani, senza gli steccati di scelte politiche.