Circa diecimila visitatori in due giorni: si chiude così “Pane Ammore e Tarantella”, evento che ha visto protagoniste le tradizioni popolari, dall’arte alla gastronomia, con un percorso curato in ogni dettaglio che ha riscosso il favore del pubblico proveniente da tutta la Campania. Arte, spettacoli, cultura, enogastronomia, gruppi itineranti, visite guidate ai siti archeologici, i concerti di Pietra Montecorvino e Luca Rossi e le esibizioni itineranti: questi gli ingredienti di una edizione di successo.
“L’Irpinia dei giovani è in grande fermento – afferma il direttore artistico di Pane Ammore e Tarantella, Roberto D’Agnese -. Gli eventi in Irpinia iniziano a dare dei risultati positivi anche in termini di ricaduta economica sul territorio e a dare grossa linfa ai comuni. Pane Ammore e Tarantella è stato proprio questo: un evento fatto da giovani che credono e scommettono sulla propria terra, persone cariche di energia che possono dire di aver vinto la propria scommessa. Unire la cultura, in tutte le sue forme, con eventi del genere credo sia la formula vincente per promuovere il territorio e il numero di presenze dei due giorni dell’evento ci dà ragione. Infine, ringrazio i ragazzi dell’Associazione per la fiducia che hanno dimostrato nei miei confronti”.
Soddisfazione viene espressa anche da Mariangela Sorice, presidente dell’Associazione “Pane Ammore e Tarantella”: “Se è vero che ogni anno si migliora grazie all’esperienza, è anche vero che un’affluenza del genere francamente non ce l’aspettavamo. Abbiamo avuto riscontro positivo dai tanti che da tutta la Campania sono venuti a trovarci e questo può voler dire solo che il nostro paese attraverso questi eventi può crescere. Il mio ringraziamento va a tutti i ragazzi dello staff che hanno profuso un grandissimo impegno, che sarà premiato presto anche nel prossimo consiglio comunale con un riconoscimento pubblico. Il Comune, oltre ad aver annunciato il patrocinio all’evento, ha intenzione di far diventare Pane Ammore e Tarantella il simbolo di Avella. E noi non possiamo che esserne felici”.