Tutto pronto, domani martedì 6 febbraio 2018 alle ore 12, una folta delegazione avellana, capeggiata dal primo cittadino Domenico Biancardi e dal presidente Antonio Larizza saranno a Napoli per la presentazione ufficiale del testo:
“Avella Città Millenaria”. Alla Conferenza stampa sarà presente naturalmente l’editore, D’Oriano, ma sopratutto i rappresentanti regionali, in primis il Governatore Vincenzo De Luca e il consigliere regionale avellano Vincenzo Alaia.
Dalla storia alla Storia. Il volume, che si apre con queste brevi riflessioni, è rivolto agli studenti della città di Avella affinché possano custodire e approfondire il lungo percorso storico che la propria cittadina e il proprio territorio hanno intrapreso nel corso dei secoli e, soprattutto, affinché possano guardarsi intorno con un occhio diverso, attento e rispettoso nei confronti delle proprie case, delle proprie strade, delle proprie piazze, prima ancora che del loro patrimonio storico archeologico, ovunque e, in alcuni casi, prepotentemente affiorante anche nel loro vivere quotidiano, sentendosi orgogliosamente parte di un processo fatto di piccole cose ed occasioni ricorrenti da riscoprire, custodire, costruire e tramandare. Ad un lettore poco attento, le parti da cui il volume è composto potranno sembrare in alcuni punti disorganiche, così come talvolta si rivela disorganica la ricerca storica, fatta di nomi illustri e di grandi imprese, ma anche di giorni che si susseguono, sui quali ciascuno ha lasciato, lascia e lascerà in qualche modo traccia di sé. Non è, forse, un caso che questo libro sia stato pensato e scritto da archeologi, che si occupano di differenti periodi, abituati a trovarsi di fronte ad un passato che non sempre offre le stesse risposte a domande analoghe. Lo scavo archeologico, infatti, ripercorre a ritroso la storia, dalla fase più recente indietro fino alla più antica, talvolta nascosta, compromessa e persino annullata dagli eventi successivi, altre volte conservata e preservata come reliquia identitaria. Non sempre sarà possibile associare a grandi opere nomi illustri tramandati dalla tradizione storiografica, epigrafica o manoscritta, anzi, in alcuni casi, si cercherà proprio di evitare facili associazioni non altrimenti documentabili. Il tentativo sarà, piuttosto, dimostrare e far conoscere il tipo di ricostruzione storica che gli strumenti e le metodologie proprie della ricerca archeologica consentono. L’esame di oggetti quotidiani e di straordinarie opere di altissimo artigianato, la conoscenza di luoghi d’uso comune o di edifici riservati a livelli sociali eminenti, le riflessioni sugli stessi livelli di terreno accumulatisi in pochi secondi o in diversi secoli consentiranno di ridisegnare momenti della storia di Avella, che, per quanto legati strettamente a questo centro, contribuiranno ad aumentare le conoscenze sulla Storia di tutti e, speriamo, a far sentire i nostri studenti parte attiva del mondo che giorno per giorno si troveranno davanti.
Tutta la cerimonia sarà ripresa dalle nostre telecamere con interviste ai protagonisti.