di Saverio Bellofatto
“Avella Città Millenaria” è il libro pubblicato grazie alla Fondazione Avella Città d’Arte che in 128 pagine ricche di immagini,raccoglie la storia di una città per troppo tempo trascurata e che oggi, grazie all’impegno di un Sindaco innamorato del suo territorio sta rinascendo in tutto il suo splendore. Diciamolo: mai Avella era stata così valorizzata e pubblicizzata per le sue bellezze archeologiche,naturalistiche e paesaggistiche, portata all’attenzione di un pubblico vasto e di affermate personalità del mondo dell’arte, della cultura, del giornalismo, dello spettacolo,delle istituzioni. Una scelta felice, la vera risorsa per far rinascere un territorio, quello dell’intero mandamento baianese sia dal punto di vista culturale sia da quello turistico.
Il testo curato da Raffaella Bonaudo Dirigente della Soprintendenza Archeologica Campana in collaborazione con Domenico Camardo, Marina Larocca, Amedeo Rossi per i tipi di d’Oriano Editore e la presentazione di Vincenzo De Luca Governatore della Campania si articola su due periodi storici ben distinti: il primo dalle origini al medioevo e il secondo dal medioevo ai nostri giorni. Ben strutturato ed esaustivo si presenta come un testo dalla doppia valenza libro di storia e guida per il visitatore.
Come sempre quando parliamo di storie dei popoli non si può prescindere dai miti che sono narrazioni solo in apparenza fantastiche, portatrici di messaggi e di una loro interiore verità. È proprio dai miti inizia il racconto che si snoda da prima della nascita della città alla fondazione di Abella e dei diversi domini subiti, della sua asseverazione a Roma per approdare al medioevo altro periodo di cui numerose tracce sono visibili e visitabili ad Avella. Un ampio spazio dedicato alle famiglie baronali che per secoli hanno guidato le sorti della città della Valle del Clanio e all’Avella Cristiana con le sue parrocchie, il Convento Francescano alla storia di san Silverio.
Un bel libro che sicuramente le scuole del territorio dovrebbero adottare perché la storia, come dice un detto latino, è magister vitae: la storia è maestra di vita.