La cittadina archeologica avellana in questi ultimi giorni è in subbuglio per il “caro acqua”. In questi giorni il servizio postale sta recapitando agli avellani le bollette relative al canone acquedotto anno 2022 con scadenza 31 marzo per chi vuole provvedere in unica soluzione oppure in tre “comode” rate con scadenza 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio. Fino a qui tutto nella norma ma una volta aperta la corrispondenza molti si sono ritrovati con cifre di gran lunga maggiore rispetto agli anni precedenti. Ne è nata subita una protesta sui social con commenti anche molto pesanti indirizzati agli amministratori avellani. Biagio scrive: Ci vuole una presa di coscienza e prendere a pedate i nostri cari amministratori che purtroppo abbiamo votato. Una famiglia che consuma 250 metri cubi di acqua, non può pagare 750 euro di bolletta. Per non parlare di chi ha avuto oltre i 1000 euro, con aumenti che vanno dal 70 al 100% rispetto all’anno precedente. Ciliegina sulla torta è la famosa Sogert che sta mettendo in ginocchio Avella. Guirino scrive: Il comune ha bisogno di fare cassa. Mi ricordo che nei vari comizi si prometteva e si proponga Avella il paese delle meraviglie. Si continua con Aurelia: “Io invece ho ricevuto una bolletta di una fornitura ubicata ad un indirizzo dove io non ho mai avuto un utenza idrica intestata a mio nome”. Maria Concetta: “A mia madre novantenne una bolletta quasi di mille euro non ho pagato andata personalmente per reclamo mi hanno rifatto la bolletta. Provano per sanare gli ammanchi”. Mario rincara la dose:Io per fortuna che per bere lo compro se aprivo il rubinetto anche per bere forse domani dovevo farmi un’altro mutuo tutte ste perdite che ci sono state fino ad ora le dobbiamo pagare noi. Antonio: “Togliamo i ladri dalla politica e vedrete che si andrà meglio”.
Commenti di tutti i colori che preannunciano una primavera calda, intanto in paese si stanno organizzando comitati spontanei per cercare di alzare la voce e interloquire con i responsabili dell’ente.