AVELLA. “COMANDO IO”: LA REVOCA DELL’ASSESSORA CARUSO E L’OPACITÀ DELLE MOTIVAZIONI

AVELLA. “COMANDO IO”: LA REVOCA DELL’ASSESSORA CARUSO E L’OPACITÀ DELLE MOTIVAZIONI

AVELLA. “COMANDO IO”: LA REVOCA DELL’ASSESSORA CARUSO E L’OPACITÀ DELLE MOTIVAZIONI(Riceviamo e Pubblichiamo)
La revoca dell’incarico da assessore alla Dott.ssa Antonia Caruso appare un atto politico di una tempestività straordinaria oltre che di una scorrettezza politica unica. In un consesso pubblico del “Comando io”, si scavano solchi profondi nei rapporti umani, tra chi pensa che la cosa pubblica vada amministrata di concerto e con la collaborazione dei cittadini e consiglieri che li rappresentano nel consesso medesimo. Avevamo già considerato l’attribuzione delle delega in giunta come atto incomprensibile per un medico (Politiche del Personale, Programmazione e Gestione Economica – Finanziaria e di Bilancio) restituite al mittente non avendone nessuna competenza, ma per il bene del paese nessuna polemica). La delega o presunta tale al PUC (Piano Urbanistico Comunale) già si sapeva come sarebbe andata a finire, quando si pensava di essere in dirittura di arrivo (giugno 2024) il tutto stranamente si arenava, dobbiamo presumere inopportunità che dopo oltre 50 anni dal P.R.G., la firma di un medico sotto un atto così importante.
Abbiamo appreso e verificato la partecipazione alla Giunta Municipale che ha preceduto il Consiglio Comunale, ove ha visto il voto favorevole della Caruso, senza manifestazione di alcun dissenso.
Il consiglio comunale da anni viene a riunirsi alle ore 15,00/16,00 e chiaramente non vede la partecipazione dei cittadini, (cosa molto triste) e qualche volta di consiglieri professionalmente impegnati in quel particolare orario.
Il sindaco motiva la revoca della Caruso nel Decreto del 07.02.2025 N. 2, adducendo in modo molto generico di ” fatti e circostanze che compromettono alla radice il rapporto fiduciario”. Ritenendo quanto sopra un atto probabilmente legittimo ma politicamente scorretto, dovrà rendere pubblico in maniera chiaro, esplicito e circostanziato, onde evitare speculazioni politiche o dubbi sull’operato dell’assessora revocata, quali sono i fatti e le circostanze che hanno compromesso alla radice il rapporto di fiducia per i quali ha proceduto alla revoca dell’assessorato. Avendo egli, esercitato malgrado tutto un suo diritto, alla stessa stregua dovrà avvertire il preciso DOVERE di rendere pubbliche le motivazioni di tale indefinito ed indefinibile atto.

Franco Caruso