Importante servizio pubblico reso con il Meeting di qualificato livello, con alto indice di partecipazione e d’informazione svoltosi nell’Auditorium del Palazzo ducale, in città, promosso ed organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Avellino, voluto fortemente nella cittadina archeologica dal dottor Vincenzo Biancardi. Sotto i riflettori delle due sessioni di studio le tematiche della Diagnostica tumorale e dell’ Appropriatezza delle terapie. Il valore della prevenzione e il ruolo della tutela dell’ambiente e degli equilibri naturali focalizzati dai relatori. L’evento per la varietà delle articolazioni argomentative e specialistiche che l’hanno connotato è il primo del genere realizzato sul territorio, in cui da anni si registra l’incremento delle neo-plasie.
di Gianni Amodeo
La diagnostica tumorale e l’appropriatezza prescrittiva delle cure sono percorsi di stringente attualità; percorsi di ampio respiro tematico nella comunità medico-scientifica che hanno scandito le fasi del Meeting svoltosi nell’Auditorium del Palazzo ducale, in città, promosso ed organizzato in sinergia con l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Avellino, che l’ha sponsorizzato, nel quadro delle attività di aggiornamento per i medici con il riconoscimento di undici punti obbligatori e valevoli quali crediti ECM. Ed è il primo Meeting del genere- facendo seguito ad un altro analogo di qualche mese fa, ma con tematica diversa tenuto nell’Auditorium del Piano sociale di zona, a Mugnano del Cardinale– ed incentrato in un contesto sociale e ambientale, in cui da decenni si registra il perdurare di un alto tasso di diffusione di malattie tumorali, senza alcun inversione di tendenza; un trend confermato anche qualche settimana fa dal noto oncologo e tossicologo Antonio Marfella, del Coordinamento dei medici per l’ambiente ed impegnato nelle strutture del “Pascale”, da sempre attivo nelle iniziative del volontariato civico per la comune salute. Una conferma avvalorata dai dati statistici sullo screening condotto nei territori della provincia di Avellino.
Interessante e dettagliata la ricognizione condotta 360°, introdotta dall’intervento del dottor Vincenzo Biancardi, che dell’iniziativa è stato tra i più attivi promotori; iniziativa, nel corso della quale i medici della medicina di base dei territori del Baianese e del Vallo di Lauro si sono rapportati e confrontati sulle specificità dei marckers tumorali, sulla radiodiagnostica, sul trattamento chemioterapico, sulla radioterapia, sul legame che corre tra alimentazione e neoplasie e sulle certificazioni per invalidità nei pazienti neo–plastici. Di rilievo il background di competenze e professionalità del team dei relatori e dei coordinatori, formato dai medici Espedito Amodeo, Nicola Bianco, Giuseppe Colucci, Giuseppina Vallone, Carmelo Lombardi, Giuseppe Santabarbara, Cesare Guida, Marcellino Monda e Agostino De Rosa, che in gran parte operano nelle strutture dipartimentali del “ San Giuseppe Moscati”, il presidio ospedaliero di Contrada Amoretta, ad Avellino. E con loro impegnati nel programma del Meeting, il presidente dell’OMCeO, il dottor Giuseppe Rosato e il vice–presidente, dottor Francesco Sellitto.
Al di là delle peculiarità e dei prospetti specialistici analizzati, di particolare risalto l’intervento del dottor Antonio D’Avanzo, già presidente dell’Ordine dei medici e attualmente Past president dell’OMCeO di Avellino. Una serie di riflessioni, per focalizzare la funzione prioritaria della prevenzione e dell’ appropriatezza delle prescrizioni terapeutiche per contrastare,debellare e tenere sotto controllo il largo ventaglio delle malattie tumorali, la cui genesi ed evoluzione è notoriamente di carattere multifattoriale. E il capitolo–prevenzione è strutturato essenzialmente dalla qualità dell’ ambiente naturale,urbano e di lavoro; qualità da tutelare e salvaguardare con costanza d’impegno. Una costanza d’impegno che costituisce le condizioni in grado di garantire e promuovere la comun salute nel presente, ma anche e soprattutto per le future generazioni.
La buona qualità dell’ambiente nelle interazioni delle sue componenti è garanzia di vita-sottolineava D’Avanzo– e la sua salvaguardia interpella le Istituzioni e coinvolge la responsabilità civile e civica delle persone nella singolarità dell’esercizio dei diritti-doveri di cittadinanza attiva e delle comunità. La prevenzione condotta in modo capillare migliora la qualità del vivere, soprattutto se supportati da adeguati stili di alimentazione. E nel capitolo–prevenzione s’innestano- concludeva- le valenze della corretta e diffusa informazione e conoscenza sia verso il rispetto degli equilibri eco-ambientali, sia verso l’appropriatezza delle cure che contrastino, debellino o sottopongano a controllo le malattie tumorali.
Nel dare risalto ai notevoli sviluppi che la ricerca scientifica ha realizzato nell’arco degli ultimi venti anni, il dottor Carmelo Lombardi, fissava l’obiettivo di analisi approfondita e dettagliata sull’importanza delle correlazioni tra la Medicina di base, operante nei contesti territoriali, e la Medicina specialistica; correlazioni che concorrono ad elevare gli standard qualitativi delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale, a tutela dei cittadini e della qualità del vivere in generale. Altri passaggi di profilo specialistico, Lombardi riservava alle funzioni della Radiodiagnostica nel concorrere all’appropriatezza delle cure anti-tumorali; funzioni- spiegava- che si sono largamente migliorate e rese sempre più efficaci grazie ai supporti della tecnologia le cui innovazioni si susseguono con ritmi veloci e costanti.