E’ davvero particolarmente difficile ad Avella, così come a Sperone, comuni del baianese che nel mese di ottobre sono chiamati a rinnovare i consigli comunai, comporre liste in contrapposizione alle maggioranze uscenti. Negli anni addietro si può dire che la campagna elettorale iniziasse un anno prima, oggi a poco più di 2 settimane dalla presentazione delle liste tutto tace. Sarà la pandemia o il disinteresse di molti cittadini alla politica locale ma qualcosa è cambiato negli anni. Molti invece ritengono che a giocare un ruolo importante sul disinteresse, sia ad Avella che a Sperone, nel comporre liste in contrapposizione alle maggioranze uscenti, sia il risultato finale difficilmente rovesciabile. Maggioranze che negli anni hanno ottenuto la fiducia di buona parte della popolazione e che nessuno, anche per quelli che non condividono il progetto politico dei sindaci uscenti, vuole rischiare di ritrovarsi in opposizione con tutto quello ne scaturirebbe. Ecco che molti papabili candidati sindaci e consiglieri rifiutano di scendere in campo e se anche in cuor loro volessero partecipare alla competizione si dichiarano impegnati nelle proprie attività lavorative dando quindi forfait. Il venire meno anche del ruolo fondamentale dei partiti politici, un tempo ognuno aveva una propria sezione nel paese che era luogo di incontro, di scambio di idee, di proposte, ha influito molto sullo stato attuale della mancata partecipazione alla vita politica dei cittadini.