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di Gianni Amodeo
Che sia stata rimossa, la strozzatura a collo di bottiglia, quale si profilava con una sola lista partecipante alla tornata del 3–4 ottobre, per il rinnovo degli organi elettivi dell’amministrazione comunale, è certamente un importante e proficuo segnale di ripensamento maturato nella comunità cittadina, ma soprattutto un’indicazione di sensibilità verso i valori della democrazia, la cui declinazione non può essere scissa dai principi della partecipazione e dell’assunzione di responsabilità per il bene comune, da professare e soprattutto da praticare nella misura più articolata e condivisa possibile.
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E’ la prospettiva d’impegno innescata e rilanciata dall’iniziativa di Mario Montanile – già consigliere comunale negli anni ’90 e particolarmente presente nel sociale e nella promozione delle attività sportive sul territorio-, promuovendo ed organizzando il 29 agosto la pubblica assemblea, senza alcuna etichetta partitica o di movimento, in piazza Convento; un’assemblea, per analizzare lo scenario che si veniva delineando per l’appuntamento del voto a pochi giorni dalla scadenza di sabato, con la sicura partecipazione di una sola lista – quella della “Colomba” annunciata un mese fa, rappresentativa della maggioranza uscente-, ma senza alcuna alternativa.
Una cesura inedita e a sorpresa di democrazia … depotenziata, alla luce anche della ”dèfaillance” data per certa di “Cambia Avella”, rappresentativa della minoranza uscente, e resa pubblica appena qualche settimana prima dal capo-gruppo, l’avvocata Chiara Cacace, con motivazioni affidate ai testi pubblicati su Fb e sui giornali telematici del territorio. Una cesura, che, ad onta dei favorevoli auspici, era confermata, però, dagli esiti dell’assemblea di piazza Convento, senza far
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emergere neanche uno straccio di proposta–progetto d’alternativa praticabile, ribadendo il ristagno in atto e vanificando la pur generosa iniziativa di Montanile. Poi, sono, com’è noto, sono arrivati in rapida successione i giorni delle riflessioni, fino a ricomporre la cesura a poche ore dalla scadenza per la presentazione delle documentazioni ai competenti Uffici comunali, approdando al varo di due formazioni, pure di orientamento civico- Cambia Avella e Libero pensiero-, che si propongono all’elettorato in alternativa proponendosi in alternativa alla Colomba.
E’ un quadro di partecipazione politico – amministrativa, quello che è stato ri-trovato e ri-composto, com’era giusto ed opportuno che fosse, per tutto ciò che la città rappresenta per se stessa e per il territorio dell’ Unione intercomunale dell’Alto Clanio, di cui rappresenta il solido ancoraggio e il sicuro riferimento costruiti lungo i tornanti della storia che viene da lontano, con una larga costellazione di valenze nelle attività agricole e silvicole – pastorali, con la dominante della filiera di trasformazione delle nocciole e nel commercio. Un patrimonio di risorse, potenzialità ed opportunità, per la cui promozione e valorizzazione il decennio amministrativo ormai al termine ha tracciato rotte considerevoli per lo sviluppo socio-culturale e produttivo delle comunità locali.
Sono le rotte, per le quali c’è davvero molto ancora da fare, una volta che si sarà depotenziato … l’armamentario delle polemiche e delle conflittualità che segneranno, con di norma accade, la campagna elettorale che si chiuderà all’inizio d’ottobre. E’ un campo aperto, che richiede spirito di servizio, pragmatismo e un largo corredo di competenze, per politiche e scelte amministrative, incardinate su ecologia, turismo, agricoltura e medicina territoriale. Percorsi, per i quali sono stati posti già importanti tasselli di partenza, con gli interventi di rigenerazione e riqualificazione naturalistica della Valle dell’Alto Clanio, con l’attivazione del Mia–Avella – sintesi e simbolo della politica per i beni culturali-, l’istituzione del Distretto intercomunale del comparto agro–alimentare di qualità incentrato su nocciolicoltura, olivicoltura e carni insaccate. E sullo sfondo si colloca la funzione della medicina territoriale, per la quale l’amministrazione dell’Ente di piazza Muncipio ha le carte in regola, nell’esercitare un’adeguata azione di stimolo e di programmazione, per elevarne funzioni e servizi alla comunità, com’è avvenuto sia per la campagna anti-influenzale del 2019 – grazie all’intesa raggiunta con le amministrazioni comunali di Baiano e Sperone– sia per l’assistenza e la prevenzione anti–virus nel biennio che si conclude.
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Sono percorsi tematici, che per se stessi fanno l’ossatura del presente e del futuro prossimo che attende la città. Per attraversarli, servono i voti nelle urne, è fuori di ogni dubbio. Ma anche e soprattutto la volontà del fare con trasparenza e lungimiranza. Una partita, in cui maggioranza e minoranza, come gruppi di volontariato e associazioni si equivalgono per la qualità delle azioni che realizzano, tenendo presente che molte, anzi la gran parte delle chances economiche poste sul … tavolo delle politiche regionali e nazionali fanno capo al Piano nazionale di ripresa e resilienza, targato New generation eu per progettualità coerenti con le vocazioni territoriali. E di lunga e larga visione, europea e nella fattispecie mediterranea.
Un impegno notevole per le compagini che sostengono le candidature a sindaco di Vincenzo Biancardi, Chiara Cacace e Mario Montanile.