Le mascherine sono diventate il bene più ricercato dell’intero pianeta, tutto a causa della pandemia da Covid-19 che oramai non risparmia nessun continente. Come dare il loro piccolo contributo a chi ne ha davvero bisogno come medici e infermieri? Ci ha pensato un gruppo di giovani donne del baianese, che nella vita svolgono svariate professioni, ha realizzarle. Il materiale è stato offerto da Perillo Maria Carmela del Mughetto, da Francesco Barberino del Gomitolo, Maria Palma di Geo Farm, tutte di Avella e ancora Antonella Milone di Tutto Carta e Ferdinando e Luigi Lippiello di Happy Shop di Baiano. Le mascherine sono state realizzate dopo l’interessamento dell’avvocato Chiara Cacace che ha voluto rispondere all’appello di medici ed infermieri del Moscati di Avellino che ne avevano denunciato la carenza. Confezionate con materiale TNT grammi 30, lavabili e riutilizzabili, tutto seguendo le direttive previste dalla legge per la loro utilizzabilità e soprattutto efficacia. “È stato tutto possibile per la grande forza e determinazione che queste amiche hanno subito messo in campo e grazie al contributo volontario di commercianti che hanno messo a disposizione il tessuto. È stato un passa parola facile perché veicolato dal bisogno di esserci con un gesto concreto. Tra domani e martedì le prime 500 verranno consegnate per il Moscati e la restante parte resterà a disposizione del paese”, afferma Chiara Cacace, avvocato e capogruppo di Cambia Avella in seno al ocnsiglio comunale della cittadina archeologica. Adesso occorre consegnarle, cosa non facile per il momento visto le restrizioni a uscire di casa, ma potrebbero essere consegnate alle forze del’ordine o alla Protezione Civile loclae che si farà carico di portarle a destinazione. “Avella risponde così alla richiesta di aiuto dei nostri #Angeli medici ed infermieri che senza volto né nome, combattono più di tutti questa battaglia” ha concluso Chiara Cacace.