In previsione della giornata Internazionale delle persone con disabilità, che si celebrerà il 3 dicembre, sin dai primi giorni di novembre, la Scuola Secondaria di I Grado dell’I.C.S “Mons. P. Guerriero” di Avella ha promosso attività didattiche di sensibilizzazione sul vasto e delicato tema della disabilità, arricchendo le giornate scolastiche con dibattiti, produzione di elaborati, percorsi di ricerca e approfondimenti, per abbattere tutti i tipi di barriere, non solo quelle fisiche, ma anche quelle culturali, ambientali e sociali all’insegna di una presa di coscienza di cosa significhi la disabilità, così da attivare veri processi di inclusione. Oggi, inoltre, 29 novembre, alle 10:30, nello spazio polifunzionale della scuola, a parziale conclusione del percorso, con fermento e trepida attesa, si è svolto l’incontro con la Dott.ssa Benedetta De Luca, disability influencer, nata con una rarissima forma di disabilità, l’agenesia del sacro, che colpisce circa 1 su 60 mila nati. Come può essere immaginabile, la sua infanzia è stata costellata di interventi e di lunghi periodi in ospedale, che però l’hanno portata ad essere la donna che è oggi: dottoressa in giurisprudenza, fondatrice di un brand di moda inclusiva per ragazze disabili, organizzatrice di eventi con modelle disabili e una delle prime fashion influencers disabili in Italia. Tramite i suoi canali, Benedetta si fa portavoce di un messaggio di inclusione e bodypositive che cerca di abbattere gli stereotipi, facendo capire che anche una donna disabile può essere bella e femminile. L’incontro di oggi ha avuto tra i principali obiettivi quello di sviluppare negli alunni la consapevolezza della diversità come valore da vivere e da condividere. Benedetta, attraverso la sua storia, ha emozionato tutta la comunità scolastica e ha trasmesso un messaggio che ha avuto il potere di abbattere le barriere mentali che, non di rado, rappresentano lo zoccolo duro alle pratiche veramente inclusive. Gli argomenti che ha approfondito sono stati vari e tutti meritevoli di un ascolto attivo: ha spaziato dal bullismo a scuola a quello praticato, spesso inconsapevolmente, sui social media, invitando i ragazzi a farne un uso sano, ha incitato con coraggio ed entusiasmo alla costruzione di un buon grado di autostima e amor proprio, per la formazione personale all’insegna della valorizzazione della diversità. Ha sottolineato con forza che per realizzare tutto ciò bisogna partire dalla scuola, primo luogo di socializzazione e di costruzione delle relazioni interpersonali.