Mancano pochi giorni al voto ed è importante, a livello nazionale, arginare la destra. Un’affermazione della Meloni e della lega significherebbero un maggiore distacco, sul piano economico, tra nord e sud e un arretramento dell’intero paese sul piano culturale, con una minore attenzione per i diritti fondamentali della persona. È un dovere civile, quindi, per gli uomini e le donne del sud, recarsi alle urne ed è un dovere morale non votare per questa destra gretta, arretrata e incolta.
Come avellani, poi, abbiamo scoperto che il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale sono schierati apertamente con il partito di Fratelli d’Italia. Che dire, a prescindere dalle valutazioni sulla qualità dell’amministrazione comunale e sulle varie scelte fatte, il rammarico è alto. Vedere persone con una storia politica popolare, molto vicini a Ciriaco De Mita e Gerardo Bianco, affiancarsi ai diretti discendenti del Movimento Sociale, di quelli che furono gli eredi del Partito Fascista Italiano, oltre a lasciarci perplessi ci stimola ad impegnarci ancora di più per dimostrare che Avella non è fascista. Che la scelta dei vertici dell’amministrazione comunale è personale e isolata nella comunità.
Domenica, quindi, come coordinatrice del circolo PD “Alfonso Cessari”, insieme al coordinamento e a tutti gli iscritti, invito gli avellani democratici, quelli che credono in un’Italia unita, quelli che non si vergognano di festeggiare il 25 aprile, quelli che credono in un’Italia democratica e dei diritti, a recarsi alle urne e votare con convinzione il centro sinistra.