di Alessia Conte
Si è intavolata una vera e propria questione per il comune archeologico che si riassume circa la distribuzione dei bonus spesa. Il contributo destinato ai nuclei familiari entrati nello stato di bisogno, a causa della perdita del proprio reddito, in coincidenza con l’emergenza coronavirus, ha creato, in paese, non poco chiacchiericcio sulla corretta gestione dello stesso da parte dell’amministrazione.
Il fondo di sostentamento alimentare è stato predisposto con Ordinanza n. 658 del 29 marzo dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, con cui è stato approvato il riparto dei 400 milioni previsti dal Governo per sostenere i comuni nel fronteggiare l’emergenza alimentare dei cittadini.
Ad Avella sono stati assegnati € 70.663,40 trasformati in buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari, contestualmente è stato predisposto un gruppo di coordinamento della rete territoriale per reperire le domande di sussidio. A verifica dei requisiti è stato incaricato l’ufficio competente in materia di Servizi Sociali in collaborazione con il Servizio Sociale professionale istituito presso il Piano di Zona Sociale per individuare la platea dei beneficiari e a determinare il contributo da erogare per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali, dando priorità a coloro che non ricevono alcun sostegno economico pubblico (pensioni, reddito di cittadinanza, ecc.). Il valore nominale del buono spesa assegnato è stato stabilito in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare: 1 componente, fino a € 150,00 – da 2 a 3 componenti, fino a € 250,00 – da 4 a 6 componenti, fino a € 300,00 – oltre, fino a € 400,00.
Tutto molto chiaro e semplice dal punto di vista procedurale ma qualcosa è andato storto considerato il malcontento generale che persiste ed insiste.
Per vederci chiaro e capire come stanno i fatti, abbiamo raggiunto telefonicamente il Sindaco, nonchè Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi, che ci ha riferito:
“Sono rammaricato per le supposizioni mendaci che circolano in paese e sul web circa l’operato dell’amministrazione sulla gestione dei buoni spesa predisposti per le famiglie in difficoltà. Abbiamo ricevuto 504 domande totali. Ad oggi abbiamo consegnato 342 voucher, quindi 342 famiglie che hanno già usufruito del servizio assistenziale. Tra lunedì e martedì si provvederà a distribuire altri 50 blocchetti, concludendo così la consegna dei bonus spesa. Di queste 504 domande solo 392 sono state soddisfatte, per il semplice fatto che le restanti 112 domande di sussidio non rientravano, per difformità, negli aventi diritto. Ci tengo a precisare, inoltre, che con la cifra stanziata dal Governo Centrale – € 70.663,40 – abbiamo aiutato, all’incirca, 310 famiglie. La differenza economica, che ci ha permesso di aiutare tutte le famiglie, che ripeto ne avevano diritto, è stata attinta dal fondo dell’indennità amministrativa. Abbiamo dato più aiuti rispetto a quelli pervenuti così da non lasciare indietro nessuno. Ad ogni modo, spero, che la questione sia chiara e che si possa pensare in positivo visto e considerato che di negatività ne circola già troppa. Continuate a rimanere a casa. Sono fiero di voi. Insieme ce la faremo”
Queste le parole del primo cittadino Biancardi, che richiamano alla legalità e trasparenza dei fatti. Si spera di aver fatto chiarezza sulla questione in merito. Per altri aggiornamenti continuate a seguirci.