Con l’inizio dell’estate 2020 inizia anche la nuova stagione politica per la cittadina archeologica avellana in vista della scadenza elettorale della prossima primavera 2021, con il rinnovo del consiglio comunale. Il sindaco Domenico Biancardi si avvicina al capolinea dopo aver amministrato il paese per due mandati consecutivi, tra chi ritiene di aver ben amministrato e chi invece lo accusa di essere stato solo un profeta senza però occuparsi dei reali problemi del paese. Una cosa va detta, non avveniva da decenni che un sindaco amministrasse per così tanto tempo, ma dovrà per forza di cose lasciare il posto ad un altro per non potersi più candidare, così come prevede la legge nei comuni con più di 5000 abitanti che vieta un terzo mandato consecutivo. Chi sarà o meglio chi saranno coloro che scenderanno in campo per accaparrarsi la fascia tricolore? Ebbene non è difficile fare delle previsioni. Circola da mesi la voce che a candidarsi alla carica di sindaco in sostituzione di Domenico Biancardi sia il fratello Vincenzo, medico e già sindaco di Avella oltre un ventennio fa, soluzione che però non viene vista di buon occhio da alcuni stessi membri della maggioranza che vorrebbero che la scelta avvenga nello stesso gruppo di maggioranza. Poi c’è quella parte del paese che si definisce antibiancardiana, che vuole evitare che il paese sia amministrato sempre dallo stesso nucleo familiare e che si prepara a dare filo da torcere all’amministrazione uscente. Una ipotesi del genere non è esclusa, anche perché l’attuale primo cittadino Biancardi, presidente della Provincia di Avellino, perderebbe quest’ultima carica, a cui lui tiene molto di più della fascia tricolore, in caso in cui non fosse almeno consigliere comunale nella prossima legislatura, cosa questa che lo porterebbe a candidarsi in una prossima lista, cosa difficilmente possibile se come candidato sindaco ci sia un familiare. Difficile, dall’altro fronte sembra essere l’ipotesi di formare una lista di nuovo intorno all’attuale capogruppo di opposizione Chiara Cacace, dopo gli ultimi mesi in cui i dissidi all’interno dello stesso gruppo di opposizione sono stati evidenti, vedi il caso Vittoria, il defilarsi della consigliera Chiara Salapete, le critiche di Antonio Fusco e tanti altri nei. Tra i nomi che nelle ultime settimane si fanno di un possibile candidato, c’è quello dell’ex sindaco Salvatore Guerriero, amministratore della cittadina avellana negli anni 80. Guerriero ha lasciato di se una buona immagine, unico neo la privatizzazione del cimitero che se oggi sembra ormai cosa normale qualche decennio fa non rientrava ancora nell’immaginario dei cittadini avellani. Guerriero potrebbe racchiudere intorno a se il gruppo di coloro che non si candiderebbero mai con a capo di una lista un nuovo Biancardi e anche parte dell’attuale gruppo di maggioranza e molti silurati nelle passate elezioni. Possiamo dire che ad Avella sta forse per iniziare una nuova stagione politica.