Da alcune settimane stiamo affrontando l’emergenza del COVID 19 che sta mettendo a dura prova noi tutti nella privazione della libertà, uno dei principi più importanti del nostro senso di socializzazione ed umanità. Il sistema sanitario, la sicurezza e la scuola sono ormai in “trincea” da mesi, a tutela del diritto alla vita di ciascuno di noi in tutte le sue accezioni.
Oggi più che mai ci sentiamo e siamo una comunità solidale, responsabile, collaborativa, che deve avere fiducia nelle sue Istituzioni e che deve credere, seppur con cauta forza, che questa dura prova molto presto sarà superata.
È in questa ottica che si inserisce il progetto #iofarocolrrerel’Italia, promosso e fortemente voluto dall’intera comunità educante dell’Istituto Comprensivo “Mons P. Guerriero” di Avella, con a capo il Dirigente scolastico prof. Vincenzo Gagliotta e supportato dalle rappresentanze comunali.
Il 25 aprile, alle ore 12:00 tutte le porte, le finestre e i balconi abitati dai piccoli studenti dell’istituto si coloreranno con frasi, striscioni e disegni messi in pratica con il supporto di docenti e famiglie per poter sconfiggere, seppur ancora idealmente, questo nemico invisibile che ha leso la libertà di ognuno, la possibilità della vicinanza, di un semplice abbraccio o di una stretta di mano, fortificando però al contempo il nostro senso di appartenenza, la nostra unione. La didattica, per gli alunni dell’I.C. “Mons. Guerriero”, pur essendo definita “a distanza”, non è mai stata così vicina.
Ed infatti la scuola tutta è scesa in campo e, nonostante le mille criticità derivate dalla lontananza oggettiva dai banchi di scuola, ogni componente di questa grande e solidale collettività “guerriera” di nome e di fatto, ha dato il proprio apporto nella realizzazione della prima parte di questo progetto che si snoderà per tutta la durata dell’emergenza.
Il Dirigente scolastico ha dichiarato: “Ho scelto il 25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia, perché simbolo del nostro impegno di resistenza e di lotta contro questo nemico invisibile che ci ha privati del valore più importante: la libertà. Ognuno è chiamato a fare la sua parte, seppur piccola, per dare avvio a quel processo di consapevolezza del ruolo che ogni studente è chiamato a ricoprire nella società di oggi e dell’imminente futuro. Sono grato a tutti i docenti per l’impegno profuso nella realizzazione del progetto #iofarocorrerel’Italia e nella buona riuscita della DAD sopra ogni altra cosa”.