Una notizia che mi ha commosso: un onore concesso a un figlio della nostra Terra, Luigi Biancardi, per riconoscenza del suo intelligente, generoso, infaticabile impegno a favore dello sport e dei giovani del territorio. La comunità intera deve registrarla come un vanto per annoverare un cittadino che si è distinto per la sua attività sportiva nel panorama regionale e oltre. La Federazione Pallavolo regionale ha reso onore a Luigi Biancardi, amico carissimo, instancabile presidente della società di pallavolo femminile “Primavera”, nata da una intelligente e lungimirante intuizione: unire le forze mandamentali al servizio dello sport. Con delibera del 10.09 la FIPAV regionale ha istituito il “PREMIO AL DIRIGENTE DELL’ANNO “LUIGI BIANCARDI”. Sarà un riconoscimento annuale, al termine di ogni stagione agonistica, al Dirigente di Società FIPAV che si sarà maggiormente distinto nello sviluppo dell’attività giovanile del Territorio Irpinia Sannio.
Finalmente c’è stato chi ha saputo apprezzare e riconoscere i suoi meriti indiscutibili di cittadino esemplare, di dirigente sportivo ed il suo contributo all’emancipazione della comunità. Doveroso ricordare le parole che pubblicai in occasione della sua scomparsa. “In una società che fa a gara a chi si mette in mostra, esibendo muscoli finti e ostentando meriti spesso inesistenti, Gigino si presentava con la umiltà delle persone semplici, con la concretezza di un faticoso impegno sociale a favore dei nostri giovani, generosamente offerto senza chiedere alcun vantaggio se non la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere di cittadino attivo e responsabile. I risultati sportivi conseguiti sono straordinari eppure non si è mai vantato, mai scritta una riga o manifestato un auto – compiacimento per i positivi risultati. Quei successi sono costati decenni di sacrifici, di sabati e domeniche trascorse sui campi di gara spesso distanti centinaia di km, di infinite serate solitarie nella tristezza delle nostre inospitali palestre ad assistere le ragazze negli allenamenti e ad aspettarle per riaccompagnarle a casa, di un ferma determinazione a incoraggiare e sostenere le nostre ragazze non solo nella pallavolo ma nella vita. Sacrifici enormi, sostenuti in solitudine, lontano dai riflettori, con una eccezionale forza d’animo. Per non parlare della generosità nel sostenere i costi dell’attività. Questa comunità fatta di persone distratte dovrebbe essergli riconoscente per la lezione di vita che ha saputo offrire a tutti noi. Ci ha insegnato, col suo esemplare modo di essere, è un impegno anche sociale, un saper vivere pacificamente, lontano dal chiasso e dal clamore di persone socialmente inutili, con la dignità di persona seria, onesta, coerente e responsabile. Gigino, affezionato amico, non può morire nel mio cuore e in quello delle centinaia di ragazze che gli hanno voluto bene in tutti questi anni, perché troppo profonda ed originale è stata l’impronta che vi ha lasciata nei suoi giorni terreni”. Noi che piangiamo ancora la sua morte, che abbiamo percorso un lungo tratto di strada insieme, che gli abbiamo voluto bene e stimato, non possiamo che ringraziare la federazione per averlo ricordato con l’istituzione di questo premio. Grazie, dal più profondo del cuore. Antonio Vecchione