L’anfiteatro romano di Avella, situato nel settore sud-orientale della città antica, in un’area precedentemente già occupata da strutture abitative del periodo sannitico costituisce l’opera architettonica di epoca romana più importante del paese. L’area rappresenta il primo nucleo del Parco Archeologico dell’antica Abella. La struttura, nel suo complesso, è intera ma mancano, alcuni elementi: la summa cavea, le gradinate, marmi e decori. Anche perché, per la sua realizzazione, fu utilizzato il tufo, materiale non certo tra i più adatti a resistere agli agenti atmosferici. Eppure le sorprese potrebbero non essere finite perchè oggi hanno avuto inizio le indagini preliminari allo scavo in concessione all’Anfiteatro di Avella dell’Università degli Studi di Salerno. Nella mattinata di oggi sono iniziate specifiche indagini geofisiche sotto la direzione della prof.ssa Eliana Mugione e al suo gruppo di lavoro. A queste indagini seguiranno poi ulteriori scavi da parte degli esperti archeologiche per riportare alla luce nuove bellezze tali da arricchire il già ricco patrimonio storico. Sottoterra si troverebbero ulteriori ambienti frequentati all’epoca dai gladiatori oltre a strutture che un tempo accoglievano amanti della musica del teatro greco romano.