Oggi le suore dell’ordine delle CANOSSIANE sono infesta. Si festeggia appunto la sua fondatrice con una Santa Messa alle ore 19 presso lachiesetta della Madonna del Carmine. Alle ore 20 si terrà un concerto di Violino nel Auditorium Canossiano.
La fondatrice delle suore “Canossiane”, Maddalena Gabriella, nacque a Verona il 1° marzo 1774 da una famiglia nobile, lontana discendente della storica contessa Matilde di Canossa. Morto suo padre nel 1779, fu abbandonata insieme ai quattro fratelli dalla madre, passata a seconde nozze. Superata a quindici anni una lunga malattia, nel 1791 maturò il proposito di farsi religiosa ed entrò nel Carmelo, rimanendovi per quasi un anno. Tornata a casa, curò per vari anni l’amministrazione del ricco patrimonio, rivelando in questo un talento straordinario. Agli inizi del 1801 accolse presso di sé due ragazze povere, sistemandole poi in una casa appositamente acquistata nei pressi di S. Zeno, dove 4 anni dopo si stabilì anch’essa. Costretta a tornare in famiglia dallo zio, nel 1808 ottenne da Napoleone – che quando passava da Verona alloggiava nel palazzo dei Canossa e apprezzava l’opera della santa – il soppresso convento delle Agostiniane dove aprì anche una scuola e, lasciata la sua dimora, vi si installò definitivamente con le sue maestre e le sue allieve, affidandone tuttavia la direzione a Leopoldina Naudet, che la tenne fino al 1816. Lì si formò il primo nucleo della futura congregazione delle Figlie della Carità (dette poi “Canossiane”), a cui diede forma definitiva a Venezia, dove era stata chiamata dai fratelli Anton Angelo e Marcantonio Cavanis, fondandovi una nuova casa nell’antico monastero di S. Lucia e cominciando a redigere le regole del suo istituto. Seguirono poi le filiali di Milano (nel 1816) e di Bergamo (nel 1820) e otto anni dopo quella di Trento. Leone XII in quello stesso 1828 approvò le regole. Mentre si accingeva alla fondazione di due nuove case a Brescia e a Cremona, il 10 aprile 1835 Maddalena concluse a Verona la sua operosa giornata terrena caratterizzata da una instancabile attività e da un luminoso apostolato. Pio XII la beatificò nel 1941, mentre Giovanni Paolo II la iscrisse nell’albo dei santi il 2 ottobre 1988.