I virtuosi incontri tra cultura e imprenditoria. Biancardi, Pisano e Guerriero e il rilancio socio-economico dei territori
di Gianni Amodeo
Una scenografia modellata con penetrante stile espressivo e scintillante intensità di linguaggio, che s’innerva, per un verso, nelle slanciate e morbide movenze della generosa lunaria,- la pregiata pianta delle graziose e ornamentali medaglie del papa, i caratteristici fiori che nella più avvertita e sensibile cultura popolare, simboleggiano l’onestà e la chiarezza – e che, per l’altro verso, lievita ed alita nella vivida raffigurazione della Donna, universale messaggera portatrice di Pace,con la bandiera dei Sette colori dell’ Arcobaleno, metafora dell’Incontro e dell’Armonia tra le culture fonti dell’umano incivilimento, quale monito a fermare le guerre e i loro orrori, che, nei tempi correnti e delle pur avveniristiche missioni spaziali, devastano l’Ucraina nel cuore dell’ Europa e tante parti del mondo. Ed è la devastazione, che si avvolge in una spirale incontenibile di atrocità e distruzioni determinate sia dai sistemi d’arma convenzionali otto- novecenteschi che dai super- sofisticati sistemi intelligenti con matrici in algoritmi dall’infallibile calcolo millimetrico nel colpire bersagli umani, città e obiettivi sensibili; una spirale che si dipana in conflitti, che permangono da anni sotto la cappa dell’umana sovrana indifferenza, largamente ignorati dal circolo mediatico internazionale integrato. E sarebbero oltre cinquanta i conflitti bellici in corso, stando al più recente e triste aggiornamento statistico.
E’ la scenografia-, arricchita dalla presenza dell’ anfora e del coniglietto che sfoggiano eleganti e raffinati rivestimenti floreali,- interamente realizzata in cartapesta da Cettina Prezioso, in stretta collaborazione con Anna Napolitano, allestita sul palco del Teatro comunale Biancardi che ha fatto da sfondo alla cerimonia premiale dell’ Anfiteatro d’Argento-2022, segnata dalla partecipazione di un attento e folto pubblico. Una composita opera d’ arte povera, per quanto ricca di significati, per un colpo d’occhio di seducente attrazione, in gradevole combinazione e sintonia dagli intermezzi musicali e canori proposti da Laura, Octavian e Valeria Cristea Nechita al pianoforte, flauto e oboe, variando nel bel repertorio d’intrattenimento ora di genere classico, ora di genere moderno e leggero, includendo, tra l’altro, le sonorità e i ritmi di Libertango di Piazzolla, Imagine di John Lennon, Gabriel’s oboe e Nuovo cinema Paradiso di Morricone, La vita è bella di Piovani.
In questo contesto sono emersi chiari e netti il senso e gli obiettivi dell’Anfiteatro d’Argento, quale veicolo di valorizzazione e promozione dei territori nel declinare i ruoli e le funzioni della cultura e dell’imprenditoria in virtuosa interazione; un percorso, in cui l’associazionismo e lo spirito civico hanno un compito di supporto rilevante, ma più ancora gli Enti territoriali, specie i Comuni nella loro capacità di progetto e di attenzione per gli interessi generali. Un punto di riflessione – questo- focalizzato dal sindaco Vincenzo Biancardi nell’evidenziare l’importanza che rivestono le politiche in grado di porre in valore le risorse e le potenzialità dei territori e segnatamente della realtà di Avella, dall’ enogastronomia all’agricoltura e all’artigianato in correlazione con la crescita delle piccole e medie imprese, puntando,al contempo, sulla completa valorizzazione del patrimonio storico-culturale, di cui il Museo immersivo archeologico è emblema. Era il punto di riflessione e di visione che Biancardi integrava e specificava con l’esortazione diretta agli organi d’informazione a raccontare al meglio possibile le opere e le attività d’interesse pubblico che si realizzano sui territori, ma senza indulgere né alla banale piaggeria e né alla risonanza referenziale verso i politici che ne siano, per dir così, promotori e attuatori.
Una visione verso tutta– locale, com’è normale che sia, quella del sindaco Vincenzo Biancardi, che nell’intervento di Pasquale Pisano, presidente del Consorzio intercomunale dell’Asi di Avellino, si dilata negli orizzonti delle aree interne, con sguardo rivolto all’Irpinia rispetto alle prospettive disegnate dall’Alta Capacità della Napoli-Bari e dalle correlazioni con il sistema portuale di Salerno e il contesto di riferimento. Un quadro, in cui le piccole e medie imprese, pur sottoposte allo stress della pandemia, hanno evidenziato capacità di tenuta, da rilanciare e potenziare.
E’ la linea d’analisi e del futuro possibile, su cui convergeva l’intervento di Salvatore Guerriero, presidente della Pmi – International, della cui partnership speciale si vale l’Anfiteatro d’Argento, attiva e proficua testimonianza dell’associazionismo territoriale che n’è ideatore, promotore e organizzatore; un intervento, per dare risalto al sistema delle piccole e medie imprese che costituisce l’80% del tessuto connettivo dell’economia produttiva nazionale; un tessuto – affermava Guerriero– restato in sofferenza per oltre due anni e che va sostenuto e ri-vitalizzato. Un obiettivo perseguibile, se saranno utilizzate al meglio della trasparenza e della buona qualità amministrativa le risorse economiche e finanziarie del Piano di resilienza e ripresa, correlate alla Next Generation Eu.