di Alessia Conte
Avella, terra di storia e di ricchezze, terra di paesaggi naturali, artistici e monumentali, terra ancora da scoprire ed apprezzare. Alcuni di noi hanno la fortuna di vivere il territorio sotto casa, altri percorrono decine di chilometri per trovarlo e godere della vista in pace. Siamo ancora in piena emergenza Covid19, la fase 2 persiste e nonostante le preoccupazioni e le riflessioni del caso, la vita si riprende il suo tempo. Si sta sperimentando un nuovo modo di vivere scandito da incertezze e piccoli momenti di serenità. Questa mattina abbiamo percorso la Tora, siamo saliti fin su la collina, giunti sul posto all’orizzonte abbiamo apprezzato uno spettacolo mozzafiato. Il Castello Normanno, la Chiesa di San Giovanni, il paese, tutto incorniciato in una perfetta cartolina. C’erano dei podisti e ciclisti su per la Tora, tutti che si beavano dei cinguettii degli uccelli, del profumo dei fiori appena sbocciati, della leggera brezza collinare e della compagnia di centinaia di ulivi secolari, che come vecchi e immortali guardiani caratterizzano la località. Rispetta la natura, osserva il silenzio, si legge su di un cartello, monito per i diversi visitatori che si accingono, con le belle giornate, a vivere uno dei posti più belli di Avella. Una piccola località fuori dal centro abitato, conosciuta prevalentemente dalle persone del posto, che conserva ancora la sua genuinità.