Nella polemica di questi ultimi giorni che imperversa sulla cittadina archeologica avellana, tra diversità, cultura e politica, interviene il consigliere comunale di opposizione Pellegrino Vittoria. “Non riesco a capire come possa il primo cittadino parlare di cultura ad Avella quando poi è sotto il suo mandato che la biblioteca comunale “Ignazio D’Anna” è stata chiusa. E non mi venga a parlare di mancanza di spazi per accoglierla quando a concesso locali a quasi tutte le associazioni che operano sul territorio. La biblioteca comunale, che doveva essere il centro propulsore della cultura, che operava incessantemente sul territorio, in modo ufficioso, dal 1980, con sede in via Filippo Vittoria, e poi aperta ufficialmente nel 1988, non c’è più. Per non parlare dell’Antiquarium di via De Sanctis chiuso perché doveva aprire il tanto sospirato Museo, sono anni che fa proclami di apertura, in estate, in primavera, in inverno, ma di apertura neanche l’ombra. Avella ha bisogno di un’associazione ad hoc che svolga volontariato in favore delle persone che nel nostro paese soffrono, per dare un aiuto concreto ai genitori, basta parlare sempre di sagre, feste e gozzoviglie. E’ giusto che i nostri figli devono conoscere la storia del nostro passato, delle nostre origini, ma iniziamo ad insegnare loro quello che è il volontariato nei confronti di chi soffre ed è stato meno fortunato di noi”.