Le Gastronomie del “Sud del mondo”, l’ Economia del legno e il Castagno simbolo dei boschi del territorio sono al centro del Concorso d’idee per l’ assegnazione delle artistiche targhe dei Mai d’Argento 2019\2920. La kermesse costituisce la significativa testimonianza dell’attiva cooperazione tra la Scuola e il volontariato civico delle associazioni, per promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio storico–culturale, le attività delle piccole imprese, l’enogastronomia e l’arte dolciaria dell’area dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio.
di Gianni Amodeo
Cantiere aperto per la quarta edizione del Premio intitolato alla memoria di Galante Colucci, operoso e sensibile uomo di scuola, cultore di storia locale con la pubblicazione di interessanti saggi e particolarmente versato sia nella ricerca archeologica sia negli studi mirati sui beni dei patrimoni storici e artistici di Avella e Atripalda, oltre che sportivo di rango con la grande passione per il ciclismo coltivata per tutta la vita, escursionista e ambientalista con profonde conoscenze degli incanti e delle bellezze dei Monti del Parco del Partenio; calibrata sul Concorso d’idee con tematiche variabili di anno in anno per l’assegnazione premiale delle artistiche e pregevoli targhe dei Mai d’Argento – testimonial del patrimonio folcloristico del territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio – la kermesse … in cantiere coinvolge direttamente le giovani generazioni degli Istituti comprensivi statali del territorio ed è aperta anche alla partecipazione di tutti coloro che, al di là dei dati anagrafici, si riconoscano nei valori sociali e nella simbologia dei culti arborei dei Mai, affascinanti espressioni delle tradizioni popolari e delle attività produttive delle comunità del bacino del Mediterraneo.
E’ il coinvolgimento che segna il proficuo punto di attiva cooperazione e incontro – sui versanti dell’ideazione e programmazione della manifestazione- tra il pianeta Scuola e il volontariato dell’associazionismo civico che con l’edizione 2019–2020 amplia la sua sfera operativa con le adesioni delle Pro Loco e di altre associazioni del territorio che hanno fatto propria la mission della kermesse, promossa e lanciata nel 2017 dall’Associazione Maio di Santo Stefano e dal Circolo socio–culturale ”L’Incontro”, in sinergia con l’ Associazione Maio di Sant’Elia profeta, sull’asse Baiano–Sperone. Un mission itinerante per le cerimonie premiali svoltesi nei mesi primaverili, per la prima edizione nell’Auditorium della Scuola media dell’Istituto “Giovanni XXIII”, a Baiano, per la seconda tornata nell’Auditorium della Scuola media dell’I.c. ” Manzoni”, a Mugnano del Cardinale, e per la terza edizione a maggio scorso nella Palestra delle Scuole elementari “Monsignor Ennio Pulcrano”, a Sperone.
La cerimonia premiale della quarta annata della kermesse è programmata per maggio 2020, ad Avella. E di passaggio va ricordato che nell’ Album di partecipazione e di eccellenza delle tre edizioni del “Colucci” svoltesi finora figurano oltre settecento tra ragazzi e ragazze con la produzione- in gruppo o in singolo- di racconti, saggi brevi, composizioni grafico-pittoriche, poesie, docu-film, video e video-clip, manufatti in cartapesta ispirati dai temi del Concorso d’ annata, dai Mestieri del Maio ai Boschi bene comune e alla riscoperta e valorizzazione delle colture tipiche locali sulla scia dell’importante crescita della filiera dell’Arte culinaria e dolciaria del territorio, così come si viene registrando da alcuni anni, grazie alla capacità attrattiva della ristorazione di qualità.
E’ un variegato Album di partecipazione e di eccellenza, con il bel racconto dei sogni e dell’immaginario di tanti ragazzi e ragazze, a cui fa da suggello la pubblicazione di opuscoli tematici, realizzati dalle classi del “Giovanni XXIII” dei plessi di Scuola media “ Giuseppe Parini”, di Baiano, e “Alda Merini”, di Sperone, con la coordinazione delle professoresse Anna D’Avanzo e Rosanna Iandoli. E senza dire della rassegne delle raffinate sculture lignee da collezione cesellate nel proprio super attrezzato laboratorio da quell’autentico artigiano e artista qual è Elia Napolitano– geometra di professione e funzionario dell’ufficio tecnico comunale di Sperone, erede della tradizione familiare scandita da sei generazioni di provetti falegnami- che hanno illeggiadrito gli appuntamenti del “Colucci”. Un percorso, in cui ad Elia Napolitano si è costantemente affiancato il poliedrico Pio Stefanelli con la magia dell’arte fotografica, il brio delle video-interviste e i contenuti dei docu-film con cui ha connotato la sua presenza negli itinerari dei Mai d’ Argento; una presenza da protagonista impreziosita dalla pubblicazione degli utili e dettagliati opuscoli che raccontano delle tradizioni culinarie e dolciarie locali. E per Elia Napolitano e Pio Stefanelli, la partecipazione alla quarta edizione dei “ Mai d’ Argento” è scontata.
I filoni tematici della nuova edizione del “Colucci” sono correlati con la riscoperta delle “ Gastronomie del Sud del Mondo”, che costituiscono la fondamentale leva portante della Salvezza del Pianeta–terra, l’ Economia del legno e il Castagno l’albero simbolo dei boschi del territorio e che identifica il Maio per antonomasia. Sono filoni tematici con storie e visioni di ampio orizzonte, stimolanti e di sicuro interesse, segnatamente quello delle Cucine del Sud del Mondo– che si incrociano sugli assi dall’ Africa occidentale all’India, dal Vietnam alle Filippine; Cucine considerate povere, i cui ingredienti sono stati inseriti dal WWF nella “Carta dei 50 alimenti del Futuro salutari per le persone e per il Pianeta”.