Una stilizzata lamina di bianco alluminio che campeggia su elegante e compatto supporto ligneo color marrone, raffigurante il fruttifero e ramoso castagno, l’albero simbolo del Parco del Partenio. E ancora: una policroma produzione in ceramica che racconta il territorio, il suo verdeggiante paesaggio naturalistico e le sue testimonianze archeologiche, di cui sono emblema e rappresentazione l’Anfiteatro e le Tombe della romana Abella, i ruderi del Castello del Litto che traguarda la Valle munijanense protesa verso la Pianura nolana.
Sono i connotati distintivi dei Mai d’Argento, che identificano il Premio Galante Colucci, approdato alla IV edizione ed ispirato dalla visione della transizione ecologica per la vita e la cura del Pianeta–Terra. E’ la visione che interpella l’umanità intera per scelte di cambiamento responsabile e che le comunità studentesche degli Istituti scolastici comprensivi, oltre che dei Licei classici e scientifici, degli Istituti tecnici commerciali e per geometri, degli Istituti professionali per l’industria, l’artigianato e la ristorazione operanti nell’area nolana e della Bassa Irpinia, sono state chiamate a focalizzare e a trattare con la freschezza delle loro idee e l’originalità della loro creatività.
E la risposta è stata davvero considerevole, di alto profilo qualitativo e di interessante progettualità, a conferma delle importanti e proficue sinergie che, compatibilmente con le normali attività curriculari, si sono venute sviluppando tra le comunità studentesche e i loro team di docenti, sugli specifici versanti di studio, ricerca e sperimentazione di campo sui percorsi della transizione ecologica, correlati con le peculiarità del territorio nostrano. N’è scaturita una ricca e cospicua messe– con l’imbarazzo di selezionare il fior da … fiore- composta da elaborati di saggistica, narrativa, audiovisivi, produzioni grafico-pittoriche, modelli e plastici con materiali allo stato naturale, in funzione del territorio, delle sue peculiarità e della sua cultura materiale, innervata per secoli nell’economia del legno, con le filiere dell’artigianato,dei mestieri correlati e della commercializzazione dei materiali lignei. E’ l’economia, di cui lo stesso culto arboreo dei Mai costituisce una metafora espressiva, che si è venuta disegnando in tempi relativamente recenti.
Abel, il docu–film che rende omaggio ad Avella
La Pasticceria di Grande classe con torte di castagne
Al netto, tuttavia, dell’eccellenza generale che ha elevato altamente il livello espressivo del Concorso di idee per il Galante Colucci–2022, grazie anche e soprattutto al largo utilizzo di linguaggi informatici e digitali, spigolando tra gli elaborati proposti si prospettano gradevoli attrazioni. Eccone qualche piccolo, ma ben significativo saggio. E si inizia da Abel, il bel docu – film, di cui sarà proiettato un trailer di 15’ in prima visione esclusiva,- e realizzato dalla seconda e dalla terza classe del Liceo classico Giosuè Carducci-, che racconta il paesaggio, i colori, la mitezza del clima di Abella \ Avella. La gemma di Abel, è fornita dalla raffinata e impegnativa lettura metrica di brani della lirica di Virgilio,- il cantore dell’umile Italia-, che evoca la pomifera Abella, nel settimo canto dell’Eneide. A sua volta, Abel, si salda e coniuga con il saggio testuale e contenutistico, elaborato dalle stesse classi, nell’analisi de La Castanea, il bel poemetto in lingua latina, scritto da Giovanni Pascoli, per la partecipazione al Concorso letterario, svoltosi nel 1885, ad Amsterdam. E’ il poemetto che racconta la millenaria funzione del Castagno e della Castagna nella cultura sociale, nelle attività produttive, nell’economia e nell’alimentazione delle regioni dell’Appennino.
Di innovativa caratura tecnica e tecnologica, la progettazione realizzata dalle comunità studentesche del Masullo–Theti – Istituto tecnico commerciale e per geometri-, puntando sull’autosufficienza energetica da fonte rinnovabile. E’ il modello di progettazione, che denota il senso del pubblico interesse, di cui si fanno carico le comunità studentesche, puntando sulla buona governante degli ambienti e locali della loro formazione negli Istituti statali. E si è in presenza di una scelta di campo e di applicazione, a cui Città della Scienza ha riservato attenzione e interesse, alla pari di A–2–A, la grande holding internazionale attiva nei settori dell’energia e dell’ambiente che fa riferimento ai Comuni di Milano e Brescia, e gestisce gli impianti di produzione di energia elettrica con la termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani della Campania, ad Acerra. E restando sul versante del Masullo–Theti, suscita attrattiva il progetto Mad for science per le colture idroponiche, combinandosi in assoluta rilevanza con il progetto Una terra bella come la Nucella, importante approccio per filiera corilicola, puntando sulla qualità – bio.
Planando sulle proposte degli Istituti comprensivi, lo sguardo viene decisamente attratto dal libro della Natura, realizzato dall’ Ic Alessandro Manzoni, operante sui plessi di Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle. E’ un libro sui generis, con pagine cartacee di narrazione scritta e tanti elementi prelevati dai boschi del Litto, Arciano e Monti Avella, un gioiello di armonia. Da ammirare lo splendido plastico, che racconta la Festa del Maio, a Quadrelle.
Su tutte le produzioni delle comunità studentesche del Manzoni, spicca per finezza espressiva il plastico che rappresenta Il Parco che vorrei. Una piattaforma di verde urbano, all’insegna dell’eco–sostenibilità, per la cui realizzazione ha operato la comunità del plesso di Scuola media di viale Montevergine. E’ il Parco, allestito con sistema di illuminazione pubblica alimentata dall’impianto di pannelli foto–voltaici, mimetizzato ed integrato ad arte tra le alberature sempreverdi ideale habitat per l’avifauna, viali e panchine del Bio–Parco. Un luogo di tutela e cura dell’ambiente, di socializzazione e d’incontro.
Il tutto si lega all’onore da rendere alla pasticceria di Grande classe, con la corona delle prelibatezze dolciarie, confezionate dalle allieve e dagli allievi del rinomato e prestigioso Istituto alberghiero e per la ristorazione Carmine Russo, di Cicciano. Nella Sala Siani del Biancardi saranno allestiti i banchetti d’assaggio delle tradizionali e gradevoli torte con farina di castagne, il classico dolce di stagione invernale.
E’ la bella modalità, in virtù della quale la comunità studentesca che si forma e lavora nell’Istituto diretto dalla professoressa Sabrina Capasso, partecipa al Concorso del Galante Colucci per i Mai d’Argento edizione 2022, che saranno conferiti domani proprio nel Teatro Biancardi. L’appuntamento è fissato alle ore 9,30. A rendere gli onori di ospitalità, il sindaco Vincenzo Biancardi e il professore Vincenzo Gagliotta, dirigente dell’ Istituto comprensivo cittadino, Monsignor Pasquale Guerriero.
Giusy De Laurentiis, Margherita Masucci e Carlo Melissa conducono la cerimonia premiale, che si concluderà entro le ore 12,00.