Con riferimento a quanto pubblicato in data 31 dicembre u.s. sul quotidiano online “Bassa Irpinia News” nell’articolo dal titolo “AVELLA. Rimane chiusa nel cimitero nell’ultimo giorno dell’anno. Incubo per una cinquantenne”, pubblichiamo ai sensi dell’art. 42 della legge 416/81, la rettifica, ovvero la versione dei fatti relativi all’episodio raccontato nell’articolo menzionato, che la società Electra Sannio s.r.l. e i dipendenti della stessa addetti al cimitero di Avella, non ritingono conforme a quanto realmente accaduto e dichiaratoci dalla diretta protagonista della vicenda nell’articolo pubblicato.
Nell’articolo in questione è scritto che: “Forse assorta nel ricordo del caro defunto, o forse solo per non aver sentito il suonare dell’avviso di chiusura, una donna di Avella è rimasta chiusa dentro al Camposanto della cittadina archeologica. L’episodio è successo questo pomeriggio, complice probabilmente un controllo un po’ frettoloso del custode. La notizia c’è stata raccontata dalla diretta interessata che ha voluto esprimere il proprio sdegno per la disavventura capitatagli nell’ultimo giorno dell’anno. La donna, moglie per lo più di un consigliere comunale, è rimasta imprigionata dietro al cancello, chiuso da un lucchetto. Preoccupati i familiari che non vedendola tornare per partecipare al cenone di fine anno hanno iniziato a preoccuparsi e a mobilitarsi nelle ricerche. La donna uscita senza il cellulare non ha potuto neanche lanciare l’allarme, il tutto è avvenuto intono alle 15,30. E’ stato il figlio, il quale si è ricordato che la mamma aveva lasciato detto di fare un salto al cimitero per portare un fiore ai defunti, che portatosi nel parcheggio del luogo sacro ha intravisto l’auto parcheggiata. La donna era lì, dietro le sbarre del cancello posteriore ormai quasi nel panico. Un’ora e mezza chiusa tra le tombe di chi ormai non c’è più. Il figlio ha deciso di non perdere tempo, difficile trovare il custode nell’ultimo giorno dell’anno, e per fare uscire la mamma da quello che ormai era diventato un incubo, l’ha aiutata a scavalcare la recinzione, anche se con difficoltà, è riuscita ad uscire ed è potuta tornare “tra i vivi”.
Trattasi di affermazioni false e infondate, dalle quali derivano accuse diffamatorie. E’ destituito di ogni fondamento il seguente passaggio del citato brano giornalistico: “L’episodio è successo questo pomeriggio, complice probabilmente un controllo un po’ frettoloso del custode”
Si rappresenta, all’uopo, che nella giornata del 31.12.2018, in occasione delle festività natalizie, il cimitero ha osservato l’orario straordinario con chiusura alle ore 15:00 (laddove, normalmente l’orario di chiusura è stabilito alle ore13.30).
Alle ore 14.45 è stato dato l’avviso di chiusura con il suono della campanella situata all’interno del cimitero, nonché attraverso microfono-altoparlanti installati in tutta l’area cimiteriale. Altresì, il custode ha provveduto a verificare l’assenza di visitatori, prima di effettuare la chiusura dei cancelli alle ore 15.00.
Il tutto in osservanza alle prescrizioni del Regolamento comunale di Polizia mortuaria secondo le quali al fine di effettuare la chiusura del cimitero entro l’ora prescritta — essendo vietata la visita al cimitero fuori orario, se non autorizzata con permesso scritto da parte del Responsabile del Servizio di Polizia Mortuaria — è dato l’avviso di chiusura a mezzo segnale acustico, 15 minuti prima della scadenza dell’orario.
Pertanto, contrariamente a quanto affermato, non vi è stato alcun “controllo un po’ frettoloso del custode”, ritenuto che è dovere dei visitatori rispettare l’orario ed il segnale acustico di chiusura, al cui suono gli stessi devono recarsi ai cancelli al fine di consentire la chiusura del cimitero entro l’ora prescritta.
In merito a questo si aggiunga che gli orari straordinari di apertura e chiusura del cimitero nei giorni del 24-25-26 e 31 dicembre 2018, nonché del 1° e 6 gennaio 2019 sono stati preventivamente comunicati al Comune e affissi su tutti i cancelli di accesso al cimitero.
Ferme tali precisazioni, si rappresenta, altresì, che non è vero che la visitatrice in questione sia rimasta all’interno del cimitero per un’ora e mezza circa, ritenuto che alle ore 16.00 il cimitero è stato riaperto, per l’effettuazione della sepoltura di una salma.
Circostanze tutte queste oggettivamente accertabili (e, pertanto, documentate) attraverso le telecamere di videosorveglianza installate dinanzi ai cancelli di ingresso al cimitero.