Forse non tutti sanno che la chiesetta del Purgatorio, che fu costruita ai tempi dell’apertura della strada Regia (l’odierna SS 7 Bis) , stiamo parlando del 1700, è dotata anche di un appartamento canonico che nel secolo scorso è stato anche residenza di preti per poi ospitare anche una famiglia del posto. Una struttura che purtroppo a causa dell’incuria del tempo e degli eventi naturali che negli anni si sono susseguiti, era da oltre un ventennio abbandonato a se stesso. Purtroppo la mancanza dei fondi necessari per i lavori da parte della curia non permetteva la sua ristrutturazione. Ebbene, come nelle belle favole, ecco il lieto fine. Grazie all’impegno di un imprenditore locale, Franco D’Avanzo, ecco che un raggio di sole illumina quello che era destinato a diventare un rudere. L’imprenditore avellano, non nuovo a questo tipo di iniziative (solo l’anno scorso aveva ripristinato il chiostro del convento avellano) ha provveduto a sue spese a rimettere a nuovo quella che era ormai una struttura fatiscente. Iniziando dal tetto ha ripristinato la copertura sia della chiesa che dei locali adiacenti, per poi ripristinare gli intonaci interni, gli infissi, il ferro, l’impianto elettrico e quello idraulico. Tutto naturalmente a sue spese rendendo la struttura di nuovo efficiente e accogliente. Un’opera lodevole, che in questi tempi di crisi ha un valore ancora più grande, dimostrando ancora una volta l’amore per il proprio paese.
Secondo lo storico Remondini, l’apertura della chiesa fu preceduta da un miracolo: si dice che ogni sera le anime del purgatorio suonassero le campane o picchiassero con le mani dietro alla porta da dentro la chiesa perché avevano bisogno delle messe. Dopo circa 200 anni possiamo affermare che un altro miracolo si è compiuto, la canonica è nuovamente in ordine e le anime del purgatorio hanno ritrovato la loro serenità grazie all’impegno di Franco D’Avanzo.