di Carmine Montella
Seme dopo seme la terra si arricchisce e produce frutti abbondanti; se poi l’agricoltore ci mette amore, passione e competenza saranno di ottima qualità!
Di là dai confini della metafora è chiaro il mio pensiero. Verso dopo verso, poesia dopo poesia, il Premio “Alessia Bellofatto” – organizzato dall’Associazione “Le Ali della Vita”, in collaborazione con “La Piccola Cometa”- diventa una realtà molto bella del nostro territorio, grazie alla partecipazione di tanti giovani poeti sempre più bravi e capaci di emozionarci sempre di più per il coraggio che manifestano nell’affrontare tematiche vere, quali l’amicizia, l’amore, la diversità, l’emarginazione, la vita, la famiglia, gli emigranti, la natura e altre e per la capacità di guardare avanti anche quando la vita ci mette di fronte a dei muri che sembrano insormontabili.
Dai versi emergono riflessioni che noi adulti, spesso con molta superficialità, erroneamente pensiamo che i ragazzi non siano in grado di esprimere. Soprattutto tanta voglia di vivere, di abbracciare il mondo, di rialzarsi dopo una caduta e di pensare sempre in positivo anche nei momenti difficili.
Ecco alcune chicche prese di qua e di là da alcune poesie, sperando di non far torto a nessuno per l’omissione di tanti altri stupendi pensieri.
“Non c’è niente di diverso, se ignoriamo i pregiudizi.”
“Mi ritrovo a pregare/ma mi rendo conto / che so solo chiedere / e mai ringraziare/ ../ anche per tutto ciò che ci fa soffrire.”
“Il mondo è la casa di tutti./ Dovremmo imparare ad apprezzarlo/ e non a continuare a modificarlo.”
“Nulla è facile/ ma niente è impossibile.”
“Ci sarà sempre qualcuno che non ti accetterà./ Ma bisogna andare avanti / e tutto passerà.”
“Fa della tua vita / ciò che più desideri /ma fallo sorridendo!”
“Essere giovani vuol dire / tenere aperto l’oblò della speranza /anche quando il mondo è cattivo.”
“L’amore è come un fiore / se ne hai cura / non finisce.”
“La vita è fatta di gioia e di dolori. / Se cadi devi rialzarti.”
“L’amicizia è un sentimento / che resiste al tempo. / Litighiamo ma subito dopo ci abbracciamo.”
“La tua amicizia mi scalda il cuore, / anche d’inverno mi fa sentire il calore.”
(Dedicata al padre ormai in cielo) “Il tuo ricordo rallegrerà le mie giornate. /In questi giorni freddi / tu sarai al caldo nel mio cuore.”
(Dedicata ad Alessia) “A te io dedico queste righe / per farti capire che hai lasciato / un segno indelebile su di noi / e che brillerai per l’eternità nell’universo / illuminandoci con la tua luce.”
Mamma mia, che bei pensieri!
Ernesto Sasso, in qualità di giurato, ha così dichiarato: «Questi giovani poeti portano dentro una sensibilità particolare che magari non riescono a vivere nel quotidiano e che esprimono soltanto attraverso un componimento. Il premio di Poesia Alessia Bellofatto sta assumendo contorni sempre più importanti, poiché non solo continua a dare a questi ragazzi l’opportunità di dilettarsi con la scrittura, ma soprattutto li aiuta a crescere; il livello delle opere si sta innalzando sempre di più e questo, considerato che si tratta di adolescenti, fa ben sperare. L’eterogeneità delle poesie presentate dimostra che questi giovani, se vengono stimolati, sono capaci di riflettere ed esprimersi su tematiche importanti. La voce tremante dei ragazzi chiamati a leggere sul palco, gli occhi lucidi dei loro genitori presenti in sala, le emozioni suscitate nei presenti sono i momenti che restano ed arricchiscono ognuno di noi».
La poetessa Stefania Russo, anche lei membro della giuria, ha sottolineato che i poeti «hanno denudato la loro anima mettendo le loro emozioni in grandissima evidenza con messaggi sui quali noi adulti a volte sorvoliamo. Dobbiamo essere più attenti alle problematiche dei nostri ragazzi. Io come giurata mi sono spesso trovata in difficoltà ed emozionata a tal punto da non poter andare avanti nella lettura dei loro versi. Ho dovuto riprendere fiato per continuare. Grazie ragazzi, per le emozioni che ci avete regalato».
Sabina De Felice, docente e giurata, ha messo in evidenza un momento particolare della cerimonia di premiazione. «È stata un’esperienza emozionante . Le poesie lette dai ragazzi felici e trepidanti hanno assunto nuovi significati e toccato le corde dell’anima in un modo più profondo».
In qualità di Presidente della Giuria ma soprattutto di presentatore dell’evento, io ho vissuto da vicino questa “trepidazione” dei poeti, quando con passo garibaldino sono saliti sul palco del Teatro Biancardi a declamare le poesie davanti ad una platea attenta e numerosa. Emozionati, ma pronti ad affrontare il pubblico e a raccogliere i calorosi applausi!
Tanti versi in rima, tanti versi sciolti; tanti versi caratterizzati da momenti di prosa alternati a tanti altri di profonda poesia. Chi ha approfondito le tematiche, chi è rimasto in superficie; chi è stato originale, chi più banale; chi si è concentrato più sul contenuto, chi sulla forma; e chi ha arricchito il lavoro con simpatiche illustrazioni. Il tutto frutto di un impegno e di un entusiasmo che ha fatto emergere la genuinità e l’ingenuità di questi giovani poeti. Ora sta alla scuola e alla famiglia il compito di non disperdere questi tesori e di stimolare i ragazzi a continuare ad affidare ai versi il loro mondo interiore, che altrimenti rischia di rimanere inesplorato.