«E’ singolare l’interpretazione che il commissario dell’Alto Calore Irpino fa della nota che nei giorni scorsi gli è stata trasmessa dalla Direzione Generale per l’Ambiente della Regione Campania. A voler sintetizzare: Colucci, proprio sulla scorta di questa comunicazione, si sentirebbe autorizzato a mettere in campo ogni tentativo utile per arrivare quanto prima alla gara europea per l’affidamento del servizio idrico nei territori della provincia di Avellino e di Benevento. In realtà, a leggere la nota regionale si evince esattamente il contrario». E’ questa la posizione espressa dal coordinamento provinciale dell’Unione di Centro di Avellino.
«La Regione Campania, infatti, dispone che il Commissario dell’Ato – continuano ancora i dirigenti dell’Udc irpina – debba limitarsi all’ordinaria amministrazione nelle more della definizione degli organi dell’Ente d’Ambito Campano. Nulla di più. Se ne deduce che per Colucci limitarsi all’ordinaria amministrazione significhi verificare ipotesi di fusione o bandire gare ad evidenza europea. Siamo al paradosso. Una vicenda seria come quella dell’affidamento del servizio idrico in Irpinia declassata al rango di barzelletta».
«A questo punto – aggiunge il coordinamento provinciale dell’Unione di Centro di Avellino – è evidente come il comportamento di Colucci faccia sorgere più di una perplessità. Il commissario dell’Alto, infatti, continua a prodursi in mosse ardite, amministrativamente fantasiose, giuridicamente infondate, politicamente inopportune. Il suo atteggiamento insinua sospetti che esigono un intervento politico risoluto e risolutivo».