Un 49 incensurato di Avellino, padre di tre figli, avrebbe abusato di un ragazzino ucraino. L’uomo è agli arresti domiciliari. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Avellino coordinate dal sostituto procuratore Cecilia Annecchini sono ancora all’inizio. E, soprattutto, visto la delicatezza dell’argomento, dei fatti trattati e delle persone coinvolte, quasi tutti minorenni, sull’attività investigativa e i suoi primi riscontri c’è il più stretto riserbo. Una cosa, però, è certa: il caso all’esame degli inquirenti non sarebbe l’unico riguardante lo stesso 49enne. I militari dell’Arma, infatti, in queste ore sarebbero alla ricerca di testimonianze e conferme su ulteriori episodi simili che vedrebbero l’uomo coinvolto in altre situazioni del genere. Si parla dell’adescamento di ragazzi e ragazze, minorenni e non, anche via internet, con i quali, ma tutto è ancora da accertare, si sarebbero consumati rapporti sessuali. Del resto anche il 13enne ucraino, secondo il racconto della madre che ha denunciato quanto sarebbe accaduto ai carabinieri, avrebbe avuto i primi contatti con il presunto pedofilo attraverso facebook, per poi incontrarsi di persona con l’elettricista. E proprio durante uno di questi appuntamenti, sempre in base a quanto verbalizzato in caserma, il ragazzino sarebbe stato costretto ad un rapporto orale in auto, all’interno di un garage. La madre avrebbe scoperto tutto proprio andando a leggere il profilo del figlio sul social network, dove trapelavano alcuni particolari di questa vicenda ancora tutta da decifrare. A quel punto avrebbe chiesto spiegazioni al bambino che le avrebbe confermato quanto lei già sospettava fosse successo. Al momento, dunque, appare evidente che per il 49enne si profila un quadro accusatorio molto pesante.