Si è spento stamattina, all’età di 87 anni, Marcello Petrignani, architetto e urbanista. Un pezzo di storia della città di Avellino e dell’architettura italiana, le sue opere e i suoi scritti hanno segnato e influenzato profondamente un’epoca. Docente di ingegneria e di architettura presso l’Università di Salerno e l’Università di Bari, è stato autore di due Piani regolatori cittadini, il primo fra gli anni 1968 e 1971, il secondo redatto tra 1985 e 1986, nel periodo post-sisma che prevedeva importanti opere infrastrutturali per restituire il ruolo di “Avellino capitale del territorio” cercando così di compensare l’espansione in atto nei comuni limitrofi.
Al nome di Petrignani sono legati anche il restauro ed il consolidamento del Duomo di Avellino, la stazione ferroviaria, la nascita degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica di Valle, Santa Maria delle Grazie e Rione Mazzini. Ricordiamo i suoi scritti “Disegni e progettazione”, “Bari, il borgo murattiano” e “Guida a Trani”. Con Marcello Petrignani se ne va un pezzo importante del mondo dell’urbanistica e dell’architettura della storia recente.
“Oggi gli architetti irpini piangono un grave lutto, Marcello Petrignani è stato soprattutto un professionista serio e scrupoloso, coerente con se stesso e rispettoso dei lavori dei colleghi. Un modello per noi architetti”. Lo dichiara il presidente degli architetti Erminio Petecca.