Prosegue il percorso verso la realizzazione, nel comune di Chianche, di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti. Il confronto per l’esame del progetto – convocato, presso la sede dell’Ato rifiuti, dal Presidente Valentino Tropeano – ha visto la presenza dei vertici dell’ente, del sindaco Carlo Grillo e dei rappresentanti di Legambiente Campania con il presidente Maria Teresa Imparato, Michele Buonomo del direttivo e Antonio Giannattasio dell’ufficio di presidenza. Benché invitati, non hanno partecipato ai lavori i rappresentanti del WWF Campania, di Coldiretti e Slowfood. Il progettista ha illustrato, nel dettaglio, le caratteristiche dell’area e quelle specifiche dell’impianto. I rappresentanti di Legambiente Campania hanno valutato il contesto in cui si andrà a realizzare l’impianto – con la distanza dal fiume, dalla rete ferroviaria, dai vigneti e dalle abitazioni – ed hanno mostrato apprezzamento per la decisione dei vertici dell’Ato di realizzare una struttura modello, in grado di assicurare il pieno rispetto di tutte le normative italiane ed europee. La Presidente di Legambiente Campania Imparato ha evidenziato come sia necessario realizzare l’impiantistica per il completamento del ciclo integrato dei rifiuti. Del resto, portare la frazione organica fuori regione comporta un notevole aggravio di costi che si riverbera sulle tariffe pagate dai cittadini. Inoltre, i biodigestori non vanno in contrasto con lo sviluppo del settore agricolo ma potrebbero, invece, essere utili alla valorizzazione dello stesso in un’ottica di agroecologia circolare. La Presidente Imparato ha, quindi, sollecitato l’Ato a quantificare l’impatto positivo – dal punto di vista economico ed ambientale – derivante dalla realizzazione di un biodigestore ed ha invitato a mettere in campo un modello partecipativo, in cui illustrare, agli studenti, ai cittadini, alle imprese ed alle comunità, il progetto, invitando alla discussione anche il Consorzio Italiano Compositori e il Consorzio Nazionale Biogas. Sono state avanzate, inoltre, le proposte di realizzazione di un Centro di educazione ambientale e di una vigna didattica nei pressi dell’impianto ed è stata rimarcata l’importanza della costituzione di accordi di rete specifici con le aziende agricole del territorio per il conferimento di scarti agricoli e la distribuzione del compost prodotto. Rammaricato per l’assenza delle altre associazioni, il presidente Tropeano si è detto soddisfatto per l’esito del confronto con i rappresentanti di Legambiente Campania ed ha accolto – con grande disponibilità – l’invito ad organizzare assemblee ed incontri in cui illustrare il progetto, le caratteristiche dell’impianto ed i vantaggi che ne deriverebbero. “Il nostro obiettivo – ha chiosato – è quello di realizzare un impianto di vetro, in grado di rispettare tutti i dettami della normativa nazionale ed europea ed assicurare un vantaggio in termini economici ai cittadini, alle comunità della zona ed ai produttori agricoli e vinicoli”.