La notte del 9 novembre 1989 Berlino salutava il crollo del Muro. Era la fine di un’epoca iniziata il 13 agosto 1961, giorno in cui la città si era svegliata spezzata da un lungo muro di oltre 156 chilometri per quasi 4 metri di altezza, simbolo del titanismo totalitario e dell’assolutismo.
Nel trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, Ezio Mauro porta al Teatro “Carlo Gesualdo” “BERLINO, cronache del muro”, il racconto del momento che ha segnato una svolta storica per il mondo, fino ad allora diviso tra Est e Ovest.
L’appuntamento è per domani, martedì 19 novembre, alle ore 21,00.
Da quel dopoguerra che ha diviso la Germania in quattro zone amministrate dalle quattro potenze vittoriose consegnando all’Unione Sovietica più del 30 per cento del Paese, al blocco dei rifornimenti imposto dai russi, alla capitale, passando per i tentativi di fuga dei berlinesi fino alla caduta e a ciò che oggi Berlino conserva a memoria di uno dei suoi periodi più bui, Ezio Mauro ripercorre tutte le fasi della vicenda in forma di conferenza teatrale.
“Oggi tutto è ricomposto, la città e il Paese, la storia e la tragedia – racconta l’ex direttore di Repubblica – come se la caduta del muro contenesse il principio ordinatore della nuova Europa, finalmente libero dal sortilegio che lo imprigionava. Un miraggio già svanito.”