Gli ultimi episodi violenti verificatisi in città, che hanno visto protagonisti, loro malgrado, cittadini extracomunitari, necessitano di una analisi approfondita da parte delle forze dell’ordine e della cittadinanza.
Pertanto nella giornata di domani, l’on. Taglialatela, membro della commissione Parlamentare Antimafia, sarà presente in città per presentare alla stampa i punti della Interrogazione parlamentare, sottoscritta dallo stesso e dall’on. Cirielli, circa il business dei centri di accoglienza e della “gestione” dei migranti.
Inoltre sarà illustrata la campagna di sottoscrizioni per contrastare la scellerata proposta del Governo di concedere lo Ius Soli a circa 800.000 extracomunitari, per il solo fatto di essere figli di stranieri in possesso di un permesso di soggiorno UE e residenti in Italia da cinque anni, o per aver frequentato per cinque anni un ciclo di studi con il conseguimento di titolo finale nel territorio della Repubblica Italiana.
“Non vorremmo che questo tentativo di concedere la cittadinanza italiana a circa 1 milione di soggetti, serva esclusivamente a garantire un serbatoio elettorale ad un Governo illegittimo e sfiduciato da anni da parte degli italiani, è la dichiarazione dell’avv. Arturo Meo, vicecoordinatore regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Riprendendo le dichiarazioni di Maria Paola de Stefano, coordinatrice provinciale del partito che, di concerto con gli altri due responsabili provinciali, l’avv. Marco Dragone e il prof. Paolo Piciocchi, ha stigmatizzato il “carico e scarico di centinaia di migranti trattati come merce in una moderna tratta degli schiavi, mascherata da una solidarietà di facciata che nasconde meri interessi economici da parte di chi gestisce i centri di accoglienza”, non si può che dedurre che la normativa vigente in materia di extracomunitari risulti nebulosa e viziata da numerosi profili di incostituzionalità. Cosa fa chi deve procedere al controllo delle strutture di accoglienza e delle “attività socialmente utili per la collettività alle quali debbono attenersi i migranti”? A questo interrogativo ancora non abbiamo trovato alcuna risposta.
La legge, appunto, prevede una integrazione di coloro che sono ospitati sul territorio nazionale, con corsi di italiano e con, appunto, attività socialmente utili per la collettività; ma oggi, in ogni angolo di strada, dinanzi a qualsivoglia esercizio commerciale, troviamo dei disperati atti all’accattonaggio, e si sta paurosamente diffondendo il fenomeno della prostituzione. Ma quanti dei migranti conoscono le decine di leggi e decreti legislativi vigenti in materia?
Perché queste persone, già sfortunate per aver dovuto abbandonare le proprie abitazioni, a causa di secoli di sfruttamento da parte delle stesse nazioni Europee che oggi girano la faccia da una altra parte, devono essere sottoposte a continue umiliazioni, violentando la propria dignità personale per racimolare qualche euro?
Dove sono e che fine fanno i 35 euro riconosciuti ad ogni migrante?Chi li gestisce? Chiamateci anche intolleranti e razzisti, ma noi crediamo che il vero razzismo sia solo quello di coloro che utilizzano le miserie umane per mascherare un traffico di uomini degno solo delle vergognose pagine coloniali dei secoli scorsi.
Avv. Arturo Meo
Vicecoordinatore regionale FDI -AN