«A Napoli il 28 gennaio prossimo si concluderà il processo Isochimica. A giudizio le Ferrovie dello Stato e tanti altri soggetti che nella mancata gestione in sicurezza dell’attività di scoibentazione delle carrozze ferroviarie dall’amianto, hanno arrecato danni, malattie e morte tra i dipendenti. In questo processo e dalla sentenza ci aspettiamo il riconoscimento del danno fisico e psicologico procurato ai lavoratori, la malattia professionale asbesto correlata», così il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi.
«Per la Cgil di Avellino da questo processo, in cui ci siamo costituiti parte civile, potrebbe arrivare una svolta importante per il territorio, restituendo nuova linfa e una nuova idea di sviluppo alle aree interne, oltre ad una memoria definita e sancita dal giudizio sullo scempio contro l’ambiente e soprattutto contro quei lavoratori che speravano di vivere con uno stipendio da lavoro e si sono trovati a dover sopportare anni di calvario per malattie e drammi umani connessi all’attività lavorativa insalubre e senza prevenzione».
«Il 28 gennaio è un momento, osiamo dire storico per Avellino. Dopo 35 anni di battaglie e di aggressioni al territorio, insieme ai lavoratori, alle associazioni potremmo segnare un punto importante a favore dei lavoratori, delle famiglie dei defunti, del territorio e per l’idea di sviluppo sostenibile».
«Nell’attesa della sentenza, continueremo a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per la tutela dei dipendenti e dell’ambiente. Il conflitto salute-reddito e ambiente-lavoro devo essere risolto e superato dagli eventi. Lo sviluppo sostenibile, connesso alle bonifiche utili a dare dignità al territorio, è possibile e con esso la buona occupazione».