Avellino, chiude filiale Banca d’Italia: lavoratori in sciopero.

Avellino, chiude filiale Banca d’Italia: lavoratori in sciopero.

I lavoratori della Banca d’Italia della filiale di Avellino si uniscono allo sciopero proclamato a livello nazionale per opporsi al piano di chiusura sancito a livello nazionale. Lo hanno deciso i dipendenti della sede di Avellino, nel corso dell’assemblea sindacale che si è svolta oggi, alla presenza dei rappresentanti sindacali.
Alla base dell’agitazione, stabilita per lunedì 16 marzo e per lunedì 23 marzo, per le prime 4 ore di lavoro, la netta contrarietà espressa nel corso dell’assemblea, alla privazione del territorio di un altro presidio di legalità e di funzioni decentrate, come decretato dalla Banca d’Italia per rispondere ad un preciso mandato politico.
Già la provincia di Benevento, infatti, ha subito la chiusura della filiale, adesso si profila la chiusura della sede di Avellino, insieme ad altre 21 filiali territoriali in tutta Italia.
Alla riunione che ha portato alla proclamazione dello sciopero, ed alla redazione di un documento firmato all’unanimità dai lavoratori, erano presenti i rappresentanti sindacali: Antonio Bembo della Falbi, Letizia Maio della Fisac Cgil, Francesco calandro della Fiba Cisl, questi ultimi rappresentanti RSA, Paolo Croce segretario nazionale Fisac CGIL, Massimo Parnoffi segretario provinciale Fiba Cisl, Stanislao Ferrigno segretario provinciale Fisac Cgil e Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della Cgil di Avellino.
Si ricostituisce, così, anche l’unità del sindacato all’interno dell’Istituito Bancario nazionale, a livello locale come a livello nazionale.
Lo sciopero ad Avellino, nella giornata del 16 Marzo vedrà l’organizzazione di un presidio dei lavoratori presso la Prefettura di Avellino e la consegna del documento al rappresentante di Governo.
Per i lavoratori si profila il trasferimento presso la sede di Salerno, che insieme a quella di Napoli, sarà l’unica presente in Campania dopo l’attuazione del piano di chiusura delle filiali.
“Non è solo il trasferimento dei lavoratori a preoccupare – afferma Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della Cgil – la Banca d’Italia svolge numerosi servizi specifici ma ricopre anche una funzione di presidio della legalità. Tra le funzioni, infatti, cui assolve vi è quella dell’informativa sulla centrale di allarme interbancario, un sistema di monitoraggio sul riciclaggio di denaro sporco, senza considerare gli altri servizi importanti, tra cui il ricorso all’arbitrato bancario finanziario, l’accesso ai dati della centrale rischi e le funzioni di tesoreria. Dopo i Tribunali, le scuole, gli ospedali, gli uffici postali e gli sportelli delle agenzie delle entrate, le zone interne della regione dovranno fronteggiare l’ennesimo passo verso l’isolamento e l’allontanamento di funzioni. Subire la chiusura della filiale della Banca d’Italia, significa subire un ulteriore impoverimento del territorio – spiega Petruzziello – costringendo soprattutto i cittadini delle aree periferiche delle province di Avellino e Benevento ad onerose e faticose trasferte per raggiungere Napoli o Salerno”.
In occasione dello sciopero del 16 marzo, dopo il presidio dinanzi la Prefettura di Avellino, alle ore 10,30, presso la sede della Cgil di Avellino si terrà una conferenza stampa per illustrare nel dettaglio il documento firmato dai lavoratori con le motivazioni dell’agitazione e le forme di protesta che si intendono attuare per scongiurare la chiusura della filiale.