Sabato 18 marzo presso la Sala Convegni dell’ Hotel de la Ville, ad Avellino, si è svolto un importante convegno dal tema “Il cammino del donatore” organizzato dalla Consociazione Regionale Frates Campania ODV, donatori di sangue.
Molte le associazioni presenti affiliate a Fratres Campania, che hanno riempito la sala convegni dell’ hotel, già dalle prime ore del mattino. L’evento, non si esaurirà solo nella giornata di sabato 18, ma avrà un prosieguo il prossimo sabato 25 marzo, giornata in cui si chiuderanno i lavori e sarà fatto un bilancio dei risultati raggiunti..
A portare i saluti istituzionali del CSV Irpinia Sannio ( Cesvolab ) patrocinatore dell’evento è stata Antonietta Raduazzo ( Consigliere del Direttivo Cesvolab ).
Relatori dell’evento nel corso della mattinata, sono stati; Giuseppe Festa (Presidente Regionale Fratres Campania ODV ), Michele Cirella ( Medico Dirigente sezione trasfusionale Ospedale Moscati di Avellino) e Francesco De Cicco (Avvocato).
A margine dell’evento riportiamo abbiamo raccolto alcune dichiarazioni rilasciate da Festa e Cirella.
Giuseppe Festa: Presidente Festa la raccolta del sangue è una cosa nobile, cosa si prefigge questo convegno? “la tematica di questo convegno è fare volontariato oggi, come farlo meglio e rispondere anche alla nuova legge del RUNTS cioè il passaggio dalla legge 266 al registro unico nazionale, incluso gli aspetti legali proprio correlati alla donazione del sangue, e che tutte le associazioni a noi affiliate devono mettere in atto , per poter fare la raccolta in tutti i punti fissi che abbiamo in tutta la Campania. Per questa manifestazione abbiamo chiesto il patrocinio del CSV Irpinia Sannio, perchè può abbracciare tutte le associazioni e fare collante a tutti coloro che oggi non sono potuti venire. Diciamo, che il Cesvolab è colui che fa da megafono a tutti gli altri per dare più voce a questa voce. Poi si affronterà il la tematica della privacy , perchè è una cosa molto importante per la donazione del sangue. L’ultima parte riguarderà la qualità. Essa è un pozzo senza fondo , va sempre migliorata e va adeguata a quello che poi sono le tematiche che vengono fuori di volta in volta sui problemi “.
Michele Cirella- Lei è Dirigente Medico della sezione trasfusionale del Moscati di Avellino cosa è cambiato in fatto di donazione del sangue e alla raccolta c’è risposta da parte delle nuove generazioni in Irpinia ? “Sono uno dei relatori, ma tengo a precisare che sono anche un volontario dell’ associazione Fratres. Mi sono dedicato in questo doppio ruolo Medico al Moscati di Avellino, e volontario, facendo parte di questa grande famiglia Fratres. Sostanzialmente cosa è cambiato, sono le normative. Si è posto l’attenzione sull’aspetto burocratico della donazione. La donazione in se e per se, è rimasta la stessa. Però è migliorato tutto il corollario intorno alla donazione, c’è più rispetto per la privacy, si sono limate delle piccole incongruenze che c’erano, ma adesso posso dire che abbiamo quasi raggiunto il Top dell’efficienza. Non solo a livello ospedaliero, ma soprattutto a livello delle associazioni, che svolgono la raccolta.Come dire, si è meno superficiali, ci sono state imposte delle cose e abbiamo avuto delle difficoltà iniziali a reperirle , ma adesso si va a pieno regime, perchè oltre alla tutela di chi riceve il sangue , va tutelato anche il donatore , quindi sono state migliorate delle cose con evidenti risultati. La realtà Irpina è molto positiva , io giro molto l’Irpinia , soprattutto l’alta Irpinia, e debbo dire che c’è una bella risposta e quindi è molto positivo . Però come medico ospedaliero, devo dire che nel resto della Regione c’è una buona risposta da parte dei donatori . L’unico neo che possiamo dire, che l’età media dei donatori è un pò alta come età, arriva a 65 anni . Quindi, abbiamo molta difficoltà a reclutare giovani i quali non sono bene istruiti sulla donazione e cosa essa rappresenta. Questo è l’aspetto che dobbiamo migliorare.
Una manifestazione, dal punto di vista sociale molto utile, e facciamo anche nostro l’appello ai giovani a donare sangue per il bene sociale.
Carmine Martino