Nell’ambito delle indagini finalizzate all’identificazione del responsabile dell’attentato dinamitardo occorso nella nottata di ieri ai danni di un noto imprenditore irpino, i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Avellino, hanno proceduto ad eseguire numerosi controlli e perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti del posto, nonché ad acquisire e relazionare le testimonianze di amici e parenti della vittima.
Nel corso di tale attività, presso l’abitazione di un 36enne, gravitante nell’area del clan Partenio di Avellino, i Carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una pistola semiautomatica calibro 7.65, completa di caricatore con 8 cartucce, pronta all’uso.
L’arma era custodita all’interno dell’armadio della sua camera da letto.
L’attività di polizia giudiziaria ha permesso altresì di rinvenire anche altre cartucce dello stesso calibro, occultate in un calzino.
Dall’interrogazione alla Banca Dati Forze di Polizia, la citata pistola è risultata essere stata asportata nel corso di un furto in un’abitazione di Avellino (unitamente ad altre armi), perpetrato nel 2015.
Alla luce delle risultanze emerse, il 36enne è stato tratto in arresto per detenzione illegale di arma clandestina (provento di furto) e relativo munizionamento, nonché per ricettazione aggravata e, dopo le formalità di rito, tradotto nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino (AV), a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino.
Sia l’arma che le munizioni sono state sottoposte a sequestro.