Il caso era stato sollevato da un servizio di “Striscia la Notizia” qualche mese fa e riguardava attestazioni per concorsi Ata. Oggi arriva un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, con divieto di svolgere le attività inerenti a tale ufficio per la durata di 12 mesi, a carico di due persone. I reati contestati sono: corruzione, concorso in corruzione, falsità ideologica, falsità materiale.
Agli arresti domiciliari, è A.P., 67 anni di Avellino, il collaboratore esterno della Cisl che avrebbe continuato la sua attività illecita anche dopo essere stato indagato. Interdetto per dodici mesi dai pubblici uffici anche B.A., 37 anni residente a Palma della Campania, che svolgeva il ruolo di funzionario pubblico in un istituto scolastico privato al centro di Avellino.
Gli inquirenti si dicono certi che la Cisl era assolutamente estranea a quanto accadeva. “La sede del sindacato era illecitamente utilizzata dal corruttore per procacciare clienti, chiaramente perché quello è il luogo in cui vanno le persone a chiedere informazioni per i concorsi”.