Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe. Questa giornata, istituita con la legge n. 92 del 2004, è sempre una straordinaria occasione per ricordare ciò che avvenne al confino orientale dell’Italia dal 1943 al 1947, quando l’odio e la bieca violenza – ancora una volta – sconvolsero l’Europa. Il dramma delle foibe rappresenta, infatti, una delle pagine più tragiche della storia italiana: migliaia di connazionali residenti in Venezia-Giulia, Istria e Dalmazia furono perseguitati e uccisi dalle truppe jugoslave di Tito, e molte di queste vittime vennero gettate nelle foibe, profonde cavità carsiche al confine tra Italia e Slovenia.
L’Amministrazione comunale di Avellino si unisce a quel ricordo e celebra il Giorno del Ricordo che insieme alla Giornata della Memoria (27 gennaio) rappresentano due date indimenticabili, dedicate appunto alla commemorazione delle vittime delle più gravi forme di persecuzione che hanno riguardato anche la nostra nazione nel corso del secolo scorso.
“La memoria di quei fatti è un monito: come la storia anche recente insegna, l’odio per assurde motivazioni etniche, politiche e persino religiose è un pericolo sempre vivo e la coscienza civile e democratica deve rimanere sempre ben desta”. È il commento dell’Assessore alle politiche culturali e alla pubblica istruzione Bruno Gambardella in occasione del Giorno del Ricordo. “Nelle scuole – ha proseguito l’Assessore – si celebrerà non solo il ricordo di chi ha perso la vita nelle foibe o è stato costretto a lasciare la propria terra solo perché italiano, ma si terrà viva l’attenzione su quanto di tragicamente simile accade ancora nel mondo. Tutti, ma soprattutto i più giovani, devono sapere e ricordare per potersi consapevolmente opporre all’odio e alla violenza di qualunque genere”.