Si è tenuto ieri, 18 ottobre, presso una gremita sala convegni dell’istituto De Sanctis – D’Agostino di Avellino, l’evento formativo dal titolo “Il mestiere dell’architetto 2.0”. Ha aperto i lavori con un saluto Antonio Ressa, delegato Inarcassa per gli architetti di Avellino e Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’istituto De Sanctis – D’Agostino. Hanno relazionato: Erminio Petecca, presidente degli architetti irpini, Andrea De Maio, vice presidente della Fondazione Inarcassa e Giuseppe Santoro, presidente di Inarcassa.
“I professionisti hanno fame e sete di previdenza, di informazioni sull’attività professionale e non solo. La previdenza è un cantiere dinamico, non è statico, ed avere informazioni di prima mano sul welfare, sulla professione, sulla famiglia, sulle indennità, sulle prestazioni sanitarie, che il nostro ente eroga, per quanto lo fa esclusivamente con i contributi della previdenza, non è di poco conto. Inarcassa si muove, da Roma va verso le periferie e in tutte le parti d’Italia. Credo sia il modo piu’ giusto, perché il massimo esponente di Inarcassa ci metta non solo la faccia e raccolga le critiche ed i suggerimenti, le idee, ma anche le proposte e le concretezze che non sono mai banali ma sono assolutamente benvenute”, lo ha dichiarato il presidente Inarcassa Giuseppe Santoro.
“Ringrazio l’ordine degli architetti di Avellino ed il delegato Antonio Ressa per l’invito. E’ stata l’occasione per raccontare il grosso lavoro che Fondazione Inarcassa fa a tutela dei liberi professionisti, architetti ed ingegneri, che svolgono libera professione in via esclusiva. Ci auguriamo che con il nuovo governo si possa iniziare a lavorare, insieme a tutte le forze parlamentari, per introdurre tutte quelle modifiche che riteniamo necessarie per migliorare il lavoro dei liberi professionisti. C’è tanto da fare e noi siamo pronti per dare il nostro supporto.” il commento del vice presidente della Fondazione Inarcassa Andrea De Maio.
“L’incontro tenuto nel pomeriggio è stato davvero molto interessante. E’ stata un’occasione per apprendere un po’ di piu’ sulla nostra associazione di categoria e la nostra cassa di previdenza privata, comprendendone non solo la struttura, il funzionamento, ma anche le problematiche che ci sono e perché no, abbiamo cercato insieme con il presidente, di delineare quali potrebbero essere gli scenari futuri della nostra previdenza professionale.” lo ha dichiarato il delegato Inarcassa per gli architetti di Avellino Antonio Ressa.
“Con il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, il vicepresidente della Fondazione Inarcassa Andrea De Maio, manca solo il presidente nazionale del consiglio degli architetti, ci rivediamo dopo tre anni. L’ultimo incontro qui, fu a dicembre 2019. Era un periodo particolare, di grande difficoltà e disagio per noi che viviamo la professione di architetto. C’era la pandemia e non era ancora conosciuta come tale. Si sapeva di grossi problemi che erano in atto nel bergamasco ma non ancora si chiamava pandemia. Ci rincontriamo a distanza di tre anni e facciamo il punto della situazione. E’ un’occasione importante, credo che adesso veramente ci sia un entusiasmo diverso rispetto a tre anni fa. Ci sono motivi per pensare positivo, ci sono i fondi di finanziamento stanziati dal PNRR, che ricordo sono l’81% dei 220 miliardi di euro, che ruotano attorno al settore dell’edilizia. Questo periodo, possiamo dire, è il rinascimento della professione dell’architetto. Dobbiamo saper cogliere questa grande opportunità. Vediamo anche le grandi aperture che si stanno avendo negli enti pubblici. Perché ovviamente devono adeguare le loro strutture e stanno assumendo professionisti, architetti, che entrano nella pubblica amministrazione. Quindi è veramente un periodo importantissimo, di particolare interesse e di particolare euforia rispetto ai tre anni fa. Di questo abbiamo discusso in serata, di questa grande opportunità.” Lo ha dichiarato il presidente Erminio Petecca.