Sabato 30 novembre, ospite presso la sede dell’associazione Natural – Up, nel centro storico di Avellino, la comunità bahà’ì di Avellino e provincia ha illustrato la storia e le caratteristiche della fede bahà’ì, nata nel 1844 in territorio persiano con la proclamazione del Báb e, attualmente, seconda per diffusione geografica dopo il cristianesimo. Il Báb, il bicentenario della cui nascita cade nel corrente anno e viene celebrato in tutto il mondo con manifestazioni artistiche, culturali e religiose, aprì la strada alla predicazione di Bahá’u’lláh o “Gloria di Dio”, che adempì le promesse delle religioni monoteiste del passato riguardanti l’avvento del Promesso che alla “fine dei giorni” avrebbe portato il regno dei cieli in terra, aprendo l’età nella quale l’umanità raggiungerà la pace mondiale e l’unità delle nazioni. Decine di migliaia di martiri, dagli albori della predicazione del Báb ai nostri giorni, hanno perso la vita a causa delle persecuzioni, ma il messaggio spirituale del Báb e di Bahá’u’lláh continua a trasformare cuori e menti e migliorare la vita di milioni di persone (circa otto milioni i credenti attuali). L’esposizione si è svolta con l’ausilio di strumenti audiovisivi, grazie ai quali è stato possibile ammirare le straordinarie architetture degli edifici sacri ai bahà’ì, quali le tombe dei fondatori site in Israele sulle pendici del monte del Carmelo, e i templi a nove porte, presenti in tutti i continenti. Il pubblico presente ha posto numerose domande, chiedendo, alla conclusione, la lettura di una delle bellissime preghiere bahà’ì.